Azioni Ipi, ok il prezzo non è giusto

DOMANDA. Avete notizie aggiornate sulla Ipi di cui ho conservato le azioni ritirando due anni fa i certificati cartacei pur di non venderle ad appena 30 centesimi?
D.G., Torino

RISPOSTA. L'immobiliare Ipi, delistata il 15 ottobre 2009 dopo essere stata quotata per decenni (apparteneva alla famiglia Agnelli sotto la denominazione Attività Immobiliari), due anni fa decise di non accentrare più le azioni presso Monte Titoli, mettendole a disposizione dei soci sotto forma di certificati cartacei. Gli aventi diritto avevano la facoltà, entro il 30 giugno 2013, di cedere i titoli all'azionista di maggioranza (la Mi.mo.se.della famiglia Segre) al prezzo di trenta centesimi per azione. Ci risulta che attualmente l'offerta sia addirittura calata a venti centesimi. Un corrispettivo non gradito dagli azionisti di minoranza perché ritenuto troppo basso rispetto al valore della società e che secondo la totalità degli osservatori non rispecchia il reale valore del bilancio di una società che non è affatto escluso si riaffacci a Piazza Affari in futuro. Corretto, quindi, a nostro avviso mantenere le azioni in portafoglio in attesa di eventi.

Sportello Credito, Risparmio & Assicurazioni è una rubrica riservata alle domande dei lettori in materia di investimenti finanziari, servizi bancari e assicurativi. Le domande vanno inoltrate al seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected]
 

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