Mutuo, quanto conviene la surroga

Le misure varate nell'ultimo anno dal presidente della Bce Mario Draghi per alimentare la ripresa hanno portato al progressivo abbassamento del costo del denaro ai minimi storici di sempre. Questo ha permesso alle banche, interessate ad aumentare le erogazioni di mutui, di ridurre i tassi fino a livelli inediti.

EFFETTO BCE SUI MUTUI – Sui mutui a tasso fisso, come fa notare ilgiornale.it, le migliori offerte partono da tassi sotto il 3% anche sulle durate più lunghe, oltre un punto percentuale sotto il precedente record del 4% che risale alla fine del 2010. Interessanti anche i tassi variabili, che grazie agli Euribor a zero e agli spread in continua flessione attualmente partono dall'1,5%. Attenzione, poi, all'effetto dei tassi sui mutui di surroga, l'operazione che permette di sostituire a costo zero un mutuo in corso con un nuovo mutuo, presso un'altra banca, a condizioni più convenienti.

I VANTAGGI DELLA SURROGA – Come fa notare Roberto Anedda, direttore marketing di MutuiOnline.it, "veniamo da anni in cui, a seguito della crisi finanziaria, i tassi dei mutui erano cresciuti notevolmente: chi ha acceso un mutuo tra il 2011 e il 2013 sta, per esempio, pagando tuttora fino a oltre il 4% per il solo spread, contro un'ampia offerta di spread a oggi già sotto il 2%, oppure tassi fissi anche superiori al 6%". La combinazione di tassi ai minimi e spread in calo permette adesso a sempre più famiglie di ricavare un significativo beneficio attraverso la surroga. Fin dall'anno passato si è registrato un progressivo aumento delle surroghe sul totale dei mutui erogati, passato dal 7-8% a oltre il 40% in questi ultimi mesi. Le elaborazioni effettuate da MutuiOnline.it confermano che l'eccezionalità dei tassi d'interesse ora disponibili rende interessante la surroga non solo per mutui accesi in anni recenti, ma anche per finanziamenti partiti oltre dieci anni fa, con risparmi complessivi particolarmente rilevanti per il bilancio di una famiglia media.

QUALCHE ESEMPIO – Prendendo in esame, per esempio, i mutui a tasso fisso accesi tra il 2002 e il 2013, "il differenziale tra i tassi medi originari e i tassi fissi disponibili oggi è tale", spiega Anedda, "da permettere, grazie alla surroga, risparmi medi tra i 30.000 e i 40.000 euro su un mutuo iniziale di 120.000 euro con durata dai venti ai trenta anni". E in molti casi l'effetto è ancora più rilevante: su mutui trentennali accesi dal 2010 in poi una surroga potrebbe portare a risparmi fino a 80.000 euro. La surroga offre, quindi, attualmente la possibilità per molte famiglie di garantirsi un risparmio medio dai 2.000 ai 3.000 euro l'anno sul proprio mutuo, per di più con una rata mensile anche sensibilmente più bassa e la possibilità di accorciare la durata residua del mutuo rispetto a quella originaria.

COME RICHIEDERLA – Come spiega supermoney.eu, la surroga del mutuo non comporta alcun costo e le spese di istruttoria della pratica e di perizia sull'immobile sono a carico della banca che subentra con il nuovo contratto. L’unico limite nell'operazione di surroga è rappresentato dal fatto che l’importo del nuovo mutuo dovrà essere pari a quello del capitale residuo ancora da rimborsare: possibile, invece, modificare il tasso di interesse (da mutuo a tasso fisso a mutuo a tasso variabile, o viceversa), la durata e lo spread (ovvero la commissione che la banca applica al finanziamento). Per avviare la surroga del mutuo il cliente deve comunicare la sua decisione alla nuova banca, che prenderà accordi con il precedente istituto di credito per provvedere all'avvio dell'operazione. Attenzione: mentre la vecchia banca è obbligata ad accettare la richiesta di surroga, gli istituti di credito che dovrebbero subentrare non hanno alcun obbligo di offrirla. Ogni banca valuta caso per caso la possibilità di concedere o meno la portabilità del mutuo. Alcune banche, anziché la surroga, potrebbero proporre la sostituzione del mutuo, una soluzione che prevede una vera e propria estinzione del finanziamento precedente e la stipula di un nuovo mutuo: questa operazione prevede, però, l’iscrizione ex novo di un'altra ipoteca e costi decisamente maggiori rispetto alla surroga.

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