Quel bonifico urgente chiesto da un non cliente ed eseguito di malavoglia dalla banca

DOMANDA. Dovevo effettuare un bonifico urgente e mi sono recato con i contanti presso lo sportello di una banca di cui non sono cliente che è vicino al luogo di lavoro. Il bonifico era di novecento euro, certo non una somma particolarmente elevata, che è stato effettuato dopo essere stato regolarmente censito in base alla normativa anti-riciclaggio e aver pagato la relativa commissione. Qualche tempo dopo, in occasione di un ulteriore bonifico di settecento euro, la persona addetta non ha voluto procedere e mi ha invitato a parlare con il direttore dello sportello. Tutto si è poi svolto regolarmente, ma mi è rimasta la sensazione di aver fatto qualcosa di sbagliato. E' proprio così?
F.B., Firenze

RISPOSTA. Il lettore non ha fatto alcunché di sbagliato così come la banca non ha commesso errori se non, nella seconda occasione, dimostrando un eccesso di zelo e probabilmente una buona dose di  arroganza nei confronti di una persona che aveva l’unica colpa di non essere cliente. Allo sportello avevano il dovere, che è stato rispettato, di censire il soggetto che dispone l'operazione e di controllare che questa non presentasse caratteristiche da cui potessero evidenziarsi anomalie, ma nel caso del lettore gli importi in ballo non rappresentavano certo un rischio in tal senso. Tra l’altro tali importi sono anche al di sotto del limite consentito per i trasferimenti in contanti (1000 euro) e quindi davvero non si capisce la ragione di tanta severità da parte della banca.  

Sportello Credito, Risparmio & Assicurazioni è una rubrica riservata alle domande dei lettori in materia di investimenti finanziari, servizi bancari e assicurativi. Le domande vanno inoltrate al seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected]

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