Prestiti personali per stranieri? Ecco come funzionano

Una parte non indifferente del mercato dei finanziamenti è coperta dai prestiti personali per stranieri. D’altronde i dati Istat ci dicono che gli stranieri regolarmente residenti in Italia sono oltre i 5 milioni di persone e ben l’11% delle richieste di prestito provengono da loro. Le banche  quindi si sono adattate e creano dei prodotti apposta, soprattutto in quelle zone dove c’è un’alta concentrazione di stranieri. Ma come funzionano i prestiti per stranieri in Italia? Quali requisiti e garanzie sono richiesti?

GARANZIE, REQUISITI E MODALITÀ – I cittadini stranieri regolarmente residenti in Italia possono richiedere un prestito personale semplicemente presentando due requisiti:
•    la cittadinanza italiana o un permesso di soggiorno regolare;
•    una busta paga che attesti il loro reddito.
Se si tratta di cittadini extra-comunitari, potrebbe essere anche chiesta la garanzia di una storia lavorativa lunga almeno sei mesi con un contratto a tempo indeterminato.

La tipologia di finanziamento più richiesta dagli stranieri in Italia è la cessione del quinto dello stipendio, per la quale la restituzione del prestito avviene tramite trattenuta diretta di massimo un quinto del salario mensile. Con la cessione del quinto dello stipendio, la banca si mette al riparo dalle possibilità di insolvenza, anche perché richiede la disponibilità dell’azienda presso cui il richiedente lavora a versare la rata mensile per lui.
Il prestito delega è un’altra modalità molto utilizzata. Con il prestito delega avviene comunque un addebito diretto dalla busta paga per il rimborso, ma invece che un quinto dello stipendio, in questo caso si può trattenere fino al 40% di esso, potendo così prestare somme maggiori oppure rimborsare in minor tempo.

IN CASO DI LAVORI – I cittadini stranieri regolarmente in Italia possono ovviamente anche chiedere un prestito personale normale, ma in quel caso verrebbero chieste più garanzie. Ad esempio, un reddito stabile ottenuto tramite contratto a tempo indeterminato da diverso tempo può tranquillizzare la banca e diminuire il rischio di insolvenza. Meglio, perciò, presentare le ultime buste paga o le dichiarazioni dei redditti degli anni passati. Se invece non si è lavoratori, ma studenti stranieri in Italia, c’è sempre la possibilità di finanziare i propri studi tramite i prestiti per studenti. Un metodo molto apprezzato è il prestito d’onore, che lega la possibilità di ricevere o meno il prestito ai risultati scolastici e con il quale è possibile finanziare studi universitari o post-universitari.

QUALI BANCHE LI EROGANO? – In generale, tutti i prodotti bancari che possono essere rchiesti da cittadini italiani, sono validi anche per gli stranieri regolarmente residenti in Italia. Si tratta solo di rispettare i requisiti e le garanzie richieste. Certe banche, soprattutto in quelle zone d’Italia dove c’è una grossa concentrazione di stranieri o di una particolare etnia, creano prodotti ad hoc, che vanno dai prestiti, ai conti corrente, ai servizi per inviare denaro al paese d’origine fino alle carte utilizzabili all’estero a costi bassi.

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