Canone Rai 2016: occhio alle cartelle pazze

L’Unione Nazionale Consumatori ha lanciato l’allarme sul Canone Rai in bolletta. L’associazione ha infatti espresso una serie di critiche sul decreto attuativo in arrivo, in base alle anticipazioni che circolano evidenzia anche una serie di preoccupazioni certamente non di poco conto.

DICHIARAZIONE DI NON POSSESSO – La legge di Stabilità 2016 prevede che la titolarità della bolletta dell’energia elettrica preveda il possesso di un apparecchio televisivo, se così non fosse è compito del contribuente presentare la dichiarazione di non possesso, dichiarazione non ancora messa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. A lanciare una proposta in tal senso è Massimiliano Dona, segretario dell’associazione di consumatori, che propone che nel mese di giugno, nella bolletta dell’energia elettrica precedente quella in cui sarà addebitata la prima maxi rata del canone Rai, arrivi un avviso di richiesta del pagamento per permettere agli utenti di comunicare per tempo il non possesso dell’apparecchio televisivo.

RICHIESTE INDEBITE – Quando giungerà la prima rata del canone Rai, nel mese di luglio, quindi, come ricorda l’Unione Nazionale Consumatori, molti italiani potrebbero anche essere in vacanza e potrebbero ritrovarsi a dover pagare un canone in realtà non dovuto, “Ancor più alto se consideriamo che a fare l’autocertificazione non saranno solo le poche migliaia di famiglie che non possiedono la TV (944mila secondo l’Istat), ma tutti quelli che riceveranno richieste indebite di pagamento” sottolinea l’associazione. Il rischio di ricevere cartelle di pagamento del canone Rai cosiddette pazze riguarda circa 5 milioni di contribuenti. I clienti di contratti di energia elettrica in Italia sono di 29 milioni e 282 mila ma le famiglie che hanno la televisione, secondo l’ISTAT, sono soltanto 24 milioni e 199mila. Una differenza di 5 milioni, appunto.

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