Bail-in, cosa succede ai conti correnti cointestati a coniugi

Ancora bail-in, che dal 1° gennaio è entrato in vigore. Si tratta del nuovo meccanismo di salvataggio che scatta in caso di crisi bancaria: se gli istituti bancari si trovano in difficoltà finanziarie tocca agli azionisti, agli obbligazionisti e ai depositanti sopra i 100.000 euro contribuire al salvataggio. Ma i risparmiatori hanno ancora molti dubbi.

CONTO COINTESTATO La Stampa ha raccolto alcuni interrogativi e offerto delle risposte. A partire dal problema del “bail-in” in caso di conti correnti cointestati a coniugi. A tal proposito, un lettore ha domandato: “Come si applica la soglia di protezione di 100.000 euro in caso di difficoltà della banca? Sul solo conto corrente o su ogni cointestatario?”. Questa la risposta: “La soglia si applica su ogni cointestatario del conto corrente”. Ciò significa che in caso di bail-in il limite a 100.000 euro per la garanzia sui depositi non vale per il singolo conto corrente, ma per ogni depositante. Tempo fa in materia è intervenuta anche la Banca d’Italia, che ha fatto sapere: “Il limite resta sempre quello di 100.000 euro per ciascun depositante. Nel limite si conteggia la quota del depositante sul deposito cointestato che, secondo le norme civilistiche, si presume paritaria tra i cointestatari”.

L’ESEMPIO – Il quotidiano ha riportato un esempio. Se due coniugi hanno un conto cointestato con un deposito di 200.000 euro, la somma sarà tutta al sicuro, perché si intenderà divisa al 50% tra moglie e marito (100.000 euro a testa), e ognuno dei due depositanti godrà della garanzia. Ma, proprio perché si prende in considerazione il depositante e non il deposito, nel conteggio rientrano anche altri conti correnti che fossero aperti, sempre nella stessa banca, da uno dei due coniugi, o da entrambi in cointestazione. Se invece un depositante ha più conti aperti in banche diverse, il limite di 100.000 euro vale per ognuno dei conti che si posseggono. Quindi se due coniugi hanno, ad esempio, due conti aperti in due banche diverse, e ogni conto ha un deposito di 200.000 euro, tutti i 400.000 euro sono protetti anche nel caso di “bail-in” di entrambe le banche.

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