I 4 errori da evitare quando si affitta casa

Numerosi italiani sono proprietari di case vuote che non intendono affittare. Si tratta di patrimoni immobiliari fermi che non portano alcun guadagno, ma solo spese di gestione e imposte. Mettere in affitto la propria casa significherebbe invece ricavare un guadagno da un investimento notevole che merita di dare i suoi frutti. Ma quali sono le cose da tenere a mente prima di lasciare la casa a un’altra persona? Come tutelarsi contro eventuali danni all’immobile? Chi affitta casa per la prima volta incorre solitamente in 4 errori, molto comuni, che si posso evitare con un po’ di informazione e ricerca. Ecco quali sono:

Non leggere i valori delle utenze domestiche
Spesso capita che un affittuario possa creare problemi, fin da subito, con la “questione bollette”. Non si riesce mai a capire se alcuni costi appartengano al proprietario o a chi ha preso in locazione l’immobile. Prima di dare in affitto una casa è fondamentale leggere gli ultimi valori del contatore del Gas e dell’Energia Elettrica e riportarli, con tanto di data, in un documento chiamato Verbale di Consegna Alloggio, che l’affittuario dovrà sottoscrivere. Al documento si possono allegare copie delle ultime bollette pagate per dimostrare di essere in regola con i fornitori e di non dovere loro nessuna morosità.

Non fare l’inventario
Tra le altre spiacevoli conseguenze nel dare in affitto una casa, troviamo il furto o la vendita non autorizzata di arredamento e l’accusa di malfunzionamento degli impianti. A tutto questo si può ovviare stilando un vero e proprio inventario di tutti gli elementi correlati alla casa: mobili, elettrodomestici e altri complementi d’arredo. Questo elenco, corredato possibilmente di foto di interni ed esterni della casa, deve essere riportato sul verbale di consegna dell’alloggio e sottoscritto da entrambe le parti. Stesso discorso vale per lo stato dell’immobile e degli impianti. Nel verbale si dovranno riportare le condizioni del sistema di riscaldamento, degli infissi, eventuali infiltrazioni o perdite, il corretto funzionamento di impianti ed elettrodomestici, con relativi manuali e garanzie. In questo modo non si potrà essere accusati di aver dato in locazione un immobile in cattivo stato e non ci si dovrà fare carico di eventuali spese dovute a danni provocati dall’affittuario. Sarebbe inoltre buona norma specificare il numero di chiavi fornite e il numero di telecomandi per i sistemi di automazione domestica.

Fidarsi sulla parola
Mai dare in affitto un immobile sulla fiducia. Nemmeno se l’affittuario in questione vi è stato presentato da un familiare. In periodi come questo sono purtroppo comuni situazioni di crisi, come la perdita del lavoro, che portano a insolvenze nei pagamenti. Si inizia non pagando le bollette e subendo il distacco delle utenze, per poi passare al mancato pagamento della quota d’affitto. È bene fare un vero è proprio check-up della persona che abbiamo davanti, senza aver paura di sembrare troppo invadenti. Meglio arrossire un po’ chiedendo copia delle ultime buste paga, delle ultime bollette pagate in altri appartamenti e una caparra adeguata, piuttosto che trovarsi con un immobile che si trasforma in breve tempo da guadagno a spesa ingente.

Affittare in nero
Sembra scontato ricordarlo, ma purtroppo non lo è. È importante che esista un contratto di locazione firmato da entrambe le parti e che questo sia registrato all’Agenzia delle Entrate. Se avete un contratto firmato e non registrato, l’affittuario può denunciarvi per affitto in nero e ottenere un nuovo contratto a condizioni vantaggiose: durata di 4 anni, estendibile a 8, e quota di affitto nettamente inferiore ai valori di mercato, perché calcolata sulla rendita catastale.

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