Imu-Tasi, 8 trucchi per pagare meno

Imu e Tasi pesano sui risparmi dei contribuenti italiani. Ma, secondo quanto scrive Il Sole 24 Ore, c’è chi la casa si regala. Ecco i trucchi per ridurre le imposte (nel rispetto della legge).

1. La casa si regala
Pur di non pagare l'Imu, la casa si regala. Succede a Caltanissetta, dove in pieno centro storico – nel quartiere della Provvidenza – cresce il numero di proprietari che scelgono di liberarsi della seconda (o terza) casa al solo costo di copertura delle spese di trasferimento per evitare di pagare le tasse.

2. Le unità collabenti
L'obiettivo di ridurre al minimo l'impatto di Imu e Tasi alimenta la corsa degli italiani ad accatastare gli edifici diroccati come unità “collabenti” (F/2): una categoria senza rendita catastale, che in qualche caso (non sempre: dipende dai Comuni) permette di azzerare il conto delle imposte locali su alcuni immobili inutilizzati.

3. Capannoni senza tetto
La corsa degli italiani ad accatastare gli edifici diroccati come unità collabenti (F/2) è diffusa sull'intero territorio nazionale. Il fenomeno coinvolge soprattutto i tanti ex capannoni in disuso presenti nelle periferie, magari impossibili da affittare in tempi di crisi: i proprietari, stanchi di pagare anche fino a 80mila euro di Imu all'anno, hanno deciso di rimuovere la copertura per tentare ottenere il riaccatastamento dell'unità in F/2.

4. L'abbattimento
Qualcuno decide addirittura di radere al suolo gli immobili di proprietà. La soluzione estrema, infatti, è l'abbattimento, ma anche questa è un'operazione costosa. Secondo i dati di Confedilizia, in alcune province le schede di demolizione sono in aumento anche del 20% in un anno.

5. Il ritocco della rendita
Ritoccare la rendita catastale al ribasso è praticamente impossibile. Innanzitutto per avviare qualsiasi procedura di accatastamento – per cui serve l'avvallo di un tecnico abilitato – è necessario che vi siano stati degli interventi sull'edificio. Per il resto, le migliaia di alloggi in periferia costruiti negli anni 60 e 70 – e oggi penalizzati da rendite più elevate di quelle del centro – possono solo sperare nella riforma del Catasto.

6. L'inagibilità
In alternativa alla modifica catastale, per poter dribblare le imposte locali sul mattone è possibile cercare di ottenere l'inagibilità dell'immobile inutilizzato. Quest'ultima, infatti, dimezza la base imponibile di Imu e Tasi. Ma qui entrano in gioco le regole locali che disciplinano le specifiche condizioni di inagibilità e che – in genere – sono piuttosto severe

7. Il riallineamento dei diritti tra parenti
Per ridurre l'impatto del Fisco si fanno strada anche cessioni, permute e fusioni. In Italia il patrimonio immobiliare delle famiglie è spesso molto ampio: tra eredità e abitazioni acquistate per i figli, sono numerosi gli immobili concessi in uso a parenti. In questo caso, per cercare di pagare tutti il meno possibile, l'ultima chance all'interno delle grandi famiglie è quella di “riallineare” la distribuzione dei diritti reali tra parenti. Ad esempio, intestando al figlio la casa che gli era stata prestata anni fa e facendola diventare “abitazione principale” a tutti gli effetti. Tra genitori e parenti, inoltre, diventano frequenti anche i doppi trasferimenti contestuali (permute) pur di razionalizzare il patrimonio immobiliare di famiglia in modo tale che ciascuno degli interessati diventi titolare dell'immobile in cui abita, con applicazione dell'Imu agevolata per tutti.

8. I coniugi finti separati
Alla ricerca di un alleggerimento fiscale, infine, cresce il fenomeno dei “finti separati”: sono sempre di più i coniugi che dichiarano di vivere in due diverse residenze, considerate entrambe “abitazioni principali” per “ottimizzare” il carico tributario.

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