Detrarre dalle tasse l’acquisto dell’auto per rilanciare il mercato

La detraibilità dalla dichiarazione dei redditi del 10% del costo di acquisto di una nuova auto con emissioni fino a 120 g/km di CO2, fino ad un massimo di 2.000 euro in 4 anni, e la contestuale rottamazione di un'auto Euro 0, 1 e 2 creerebbe vendite aggiuntive per 300mila unità e farebbe incassare allo Stato 22 milioni di euro in 4 anni. È il piano per far ripartire il mercato proposto dal presidente dell'Unrae Massimo Nordio alla conferenza stampa annuale dei rappresentanti delle case automobilistiche estere operanti in Italia.

INCENTIVO ACQUISTI – “Riteniamo che una simile manovra”, ha precisato Nordio, “possa indurre nel primo anno 100mila famiglie italiane ad acquistare una nuova vettura, con un incremento dell'8% del mercato. E poi via via a scalare fino a 55mila famiglie all'anno nel medio termine. Per l'erario, a fronte di una copertura finanziaria iniziale di 64 milioni di euro nel primo anno, equivalenti al 5 per mille investito dallo Stato per le ristrutturazioni delle abitazioni nel 2013, stimiamo man mano un maggior gettito Iva capace di generare un flusso positivo di 22 milioni di euro in 4 anni”.

I RISPARMI – La proposta Unrae di dedurre una parte del costo di un'auto nuova permetterebbe alla filiera automotive di recuperare tra il 2015 e il 2018 circa 1.000 addetti nei soli settori della distribuzione e dell'assistenza. Mentre la conseguente riduzione di incidentalità legata al rinnovo del parco auto delle famiglie porterebbe ad un minor costo sociale di oltre 77 milioni di euro. Inoltre il rinnovo del parco e la rottamazione delle auto più vecchie farebbe risparmiare circa 400mila tonnellate di CO2 in 4 anni.

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