Saldo Imu dicembre 2014: rischio caos aliquote comunali

La maggior parte dei Comuni ha modificato le aliquote per il saldo Imu di dicembre 2014. Il rischio caos si fa largo tra i contribuenti.

RATA DI CONGUAGLIO – Il 16 dicembre 2014 è l’ultimo giorno utile per il saldo Imu, 2014 quindi saranno chiamati alla cassa i proprietari di prime case solo se di lusso (nelle categorie catastali A1, A8 e A9), e di seconde case. Per calcolare quanto pagare, scrive InvestireOggi, si deve attendere che il Comune approvi con delibera le aliquote Imu per calcolare la rata di conguaglio, verificando sul sito del Comune la delibera di approvazione delle aliquote che per legge i Comuni devono approvare entro il 28 ottobre di ogni anno.

CAMBIAMENTO ALIQUOTE – Se il Comune non delibera si pagherà ancora facendo riferimento all’aliquota applicata nel 2013. Ebbene proprio il fatto che la maggior parte dei comuni ha modificato le aliquote Imu rispetto al 2013, ciò ha costretto Caf e professionisti a un nuovo tour de force per arrivare al calcolo Imu in particolare del saldo da versare entro il prossimo 16 dicembre 2014. Sul sito del Ministero delle Finanze, nella sezione sulle aliquote Imu infatti si trovano ben 7.301 delibere comunali a volte insieme Tasi e Imu, a volte separate. Un vero e proprio rompicapo che rischia di rendere il calcolo sempre più difficile.

GLI STEP DA SEGUIRE – Ricordiamo che il calcolo Imu si effettua così:
•    individua la rendita catastale (contratto di compravendita, visura,  catasto online..) e rivalutala al 5%
•    dall’importo ottenuto applica i coefficienti previsti per le diverse tipologie di immobile (160 per fabbricati nelle categorie catastali A (tranne A/10), C/2, C/6 e C/7 (abitazioni e  pertinenze), 140 per fabbricati delle categorie catastali B, C/3, C/4 e C/5 (uffici pubblici, magazzini, laboratori), 80 per le categorie A/10 e D/5 (uffici, studi professionali, banche), 60 per il gruppo catastale D (opifici, alberghi, fabbricati con funzioni produttive connesse all’agricoltura) ad eccezione della categoria D/5, 55 per la categoria catastale C/1 (negozi)
•    all’importo ottenuto si calcolano le aiquote comunali (diverse da quelle ordinarie usate in acconto), le eventuali agevolazioni – che variano da Comune a Comune e le detrazioni.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!