Odissea mutuo, quasi impossibile per i giovani

L’INCHIESTA REPUBBLICA – Ha fatto scalpore l'inchiesta pubblicata qualche giorno fa da Repubblica sulle possibilità di richiesta di mutuo per due giovani, uno lavoratore a tempo indeterminato e l'altro precario. Un viaggio tra banche e istituti di credito e decine di "no" che in tanti casi, per chi non ha le stesse garanzie della generazione precedente, si traducono nella fine del sogno di possedere una casa propria.
 
I DODICI ISTITUTI – La coppia di trentenni dell’inchiesta ha visitato in tre giorni dodici istituti di credito per ottenere un mutuo da 150.000 euro su una casa del valore di 200.000 euro, nella semi-periferia di Milano. Un po’ più di trent’anni, lui contratto a tempo indeterminato a 1.500 euro al mese, lei co.co.pro. a 1.200 euro mensili. Subito è risultato come il co.co.pro. non abbia quasi valore per le banche (con l’eccezione di ING Direct,Ubi e Cassa di Risparmio di San Miniato). Risulta quasi indispensabile un “garante“, qualcuno – i genitori, ad esempio – che possa garantire la solvibilità del prestito in caso di cattive acque finanziarie. Il problema è che il garante non dovrà aver superato gli 80 anni al termine del mutuo.
LA PERIZIA – Non è quasi mai obbligatorio aprire un conto corrente dove si richiede il mutuo, ma è gradito, così come l’assicurazione sulla vita. A svantaggio di chi richiede il finanziamento, poi, c’è la perizia: la banca può finanziare l’80% dell’immobile, ma usando come riferimento la cifra minore tra il prezzo di mercato e il valore dell’abitazione risultato dall’esame del perito.

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