I parafarmaci detraibili dalle tasse

LA PROPOSTA – Far rientrare tra i medicinali detraibili come spesa farmaceutica anche alcuni e necessari parafarmaci: dagli integratori per gravidanza e allattamento, ai parafarmaci per trigliceridi e colesterolo, oltre che per glicemia, patologie oculari o per la circolazione celebrale. Infine, dovrebbero essere detraibili anche i pannolini e i latti qualora le mamme siano impossibilitate ad allattare al seno. È la proposta che il Presidente della Federazione italiana Parafarmacie avanza in una lettera al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.

I PARAFARMACI – "Ad oggi in Italia i parafarmaci non possono essere detratti come spesa farmaceutica", scrive Gullotta. "Esiste tuttavia una serie di patologie, situazioni cliniche e fisiologiche che obbligano all'uso di integratori alimentari fitoterapici, multi vitaminici o alimenti veri e propri che sebbene classificati come parafarmaci dovrebbero al contrario essere considerati alla stregua di farmaci. Non solo perché spesso ne rappresentano l'alternativa ma perché ancor più spesso perché ne costituiscono un cruciale complemento".

GLI ESEMPI – Tra gli esempi citati nella lettera, il presidente delle Parafarmacie segnala che "specie in gravidanza, così come durante l'allattamento, è diventata ormai una profilassi comune l'uso di integratori specifici per assicurare un giusto apporto di nutrienti alla mamma o al bambino. Dopo la nascita, inoltre, spesso le mamme sono impossibilitate ad allattare al seno: situazione che obbliga a ricorrere al latte in polvere o già pronto per poter provvedere al nutrimento del neonato".

DETRAZIONI – Gullotta ricorda infine al ministro Lorenzin l'esistenza di pazienti con problemi di controllo della glicemia, dei trigliceridi e del colesterolo e che "risultano intolleranti alla consueta terapia farmacologica; i pazienti oncologici che ricevono beneficio da una integrazione alimentare con prodotti ad hoc; una vasta gamma patologie oculari caratteristiche dell'età avanzata che necessitano di una integrazione alimentare efficace per curare o rallentarne la patologia. Alla luce di tali evidenze", conclude la lettera, " come portavoce di oltre 5mila parafarmacie italiane, Le chiedo Ministro, di intervenire affinché i parafarmaci – qualora necessari e prescritti dal medico- possano essere detratti fiscalmente".

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