Tasi: le aliquote corrono verso l’alto

BALZO DELLE ALIQUOTE – Sulle prime case la media è gia all’1,94 per mille, ben al di sopra del livello base dell'1 per mille. Si tratta delle aliquote della Tasi, che stanno correndo verso l’alto, quando all’appello mancano ancora metà dei Comuni. I dati sono stati elaborati per Il Sole 24 Ore del lunedì dal Caf Acli, su una base di 4.058 delibere comunali rispetto alle 4.752 pubblicate venerdì scorso sul sito delle Finanze. Decifrare le scelte locali non è facile, perché i Comuni sono liberi di plasmare la Tasi (quasi) come vogliono, diversamente da ciò che accade con l'Imu.

LE TENDENZE – L'analisi del Caf Acli, però, permette di cogliere alcune tendenze:
– il 15% dei Comuni finora ha esentato l'abitazione principale dalla Tasi;
– negli altri Comuni il prelievo sulla prima casa è quasi il doppio del livello di partenza, e ci sono 474 municipi – l'11% del totale – che hanno superato il 2,5 per mille, sfruttando la chance di introdurre una maggiorazione extra fino allo 0,8 per mille;
– i sindaci hanno grande libertà nel definire le agevolazioni, ma se si contano le principali tipologie di detrazione si vede che sono istituite soltanto nel 43% dei casi, comprese le città che sono obbligate a farlo perché hanno alzato il prelievo oltre il 2,5 per mille.

RISCHIO RINCARI – Pochi sconti e aliquote elevate, dunque. Anche considerando le città che hanno "Tasi zero" sulle prime case, l'aliquota media resta sopra il livello base, all'1,66 per mille. E già nel report di fine luglio i tecnici delle Finanze avvertivano che “il gettito della Tasi potrebbe aumentare” se i Comuni che non hanno ancora deliberato “stabilissero aliquote superiori all'1 per mille sulla nuova imposta”. Il rischio di rincari rispetto all'Imu pagata nel 2012 è concreto, anche se molto dipenderà dal peso delle detrazioni locali.

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