Il 730 precompilato? “Passo avanti in termini di semplificazione e praticità”

D: Che probabilità ci sono che il 730 precompilato nel 2015 arrivi nelle case degli italiani? Non c'è stato ancora il via libera definitivo o sbaglio?
R: Il 730 in modalità precompilata è una novità introdotta dal Governo Renzi nell’ambito di un Decreto Legislativo, trasmesso a Palazzo Madama lo scorso 1° luglio, volto a semplificare gli adempimenti fiscali a carico dei contribuenti. Negli intenti del nostro Premier la dichiarazione dei redditi, a partire dal 2015, dovrebbe essere resa disponibile precompilata da parte dell’Agenzia delle Entrate rendendo di fatto “la vita più semplice” a circa 30 milioni di italiani, fra pensionati e lavoratori dipendenti tenuti alla presentazione del modello 730. Ad oggi sono ancora in corso degli studi da parte delle Commissioni Competenti per rendere operative tali procedure telematiche nei termini stabiliti e auspicati.

D: Questo 730 precompilato finirà davvero sulle spalle dei commercialisti che dovranno mettersi a correggere tutte le inesattezze precompilate dallo Stato?
R: Non dovrebbe essere così, anzi. Se il nuovo 730 sarà correttamente compilato sulla base delle dichiarazioni prodotte da Imprese ed Enti (modello 770 dei Sostituti di imposta, comunicazioni all’anagrafe tributaria, Spesometro, Agenzia delle Entrate per le locazioni, e così via) dovrebbe rappresentare già una versione pressoché completa del modello a cui aggiungere eventualmente gli oneri detraibili e/o deducibili. Sempre che questi non siano già presenti: esempio, gli interessi passivi sui mutui dovrebbero essere inclusi nel 730 pre compilato grazie alle informazioni inviate automaticamente dagli Istituti di Credito all'Amministrazione Finanziaria, e così anche i versamenti ai Fondi pensionistici o i premi delle polizze assicurative, qualora gli enti finanziari che li hanno emessi abbiano inviato le relative comunicazioni al fisco. Non sono previste, al momento, le detrazioni per spese sanitarie che dovranno essere segnalate su iniziativa del contribuente. Se correttamente gestito, il 730 precompilato lascerebbe al Commercialista il compito non poco importante di validare le informazioni e integrarle con gli eventuali oneri deducibili segnalati.

D: I commercialisti e i CAF perderanno davvero una grossa fetta di business con il 730 precompilato? O per loro è una scocciatura in meno?
R: Per i CAF potrà essere senz’altro un minor carico di lavoro ma sarà determinante la partecipazione dei contribuenti, oltre che la loro avversione per le procedure on-line e informatizzate. Il 730 pre compilato sarà consultabile solo per via telematica, per molti contribuenti potrebbe non essere un problema ma c’è ancora una grossa fetta di popolazione che preferisce il supporto e la consulenza di un professionista.  

D: Gli italiani avranno davvero meno colpe in caso di errore?
R: In linea di principio la colpa, in caso di inesattezze, rimane sempre in capo al contribuente anche se questa procedura certamente aiuterà a commettere minori inesattezze e a migliorare le banche dati già in possesso dell’Amministrazione Finanziaria. È importante però sottolineare la responsabilità civile in capo al commercialista (o al CAF) che visterà una dichiarazione dei redditi contenente inesattezze. In caso di mancato controllo, se quindi non riscontrassero gli eventuali errori presenti nel documento precompilato dal Fisco, verranno multati dall'Agenzia delle Entrate.

D: Dal Suo punto di vista è davvero una rivoluzione o alla fine non cambierà nulla?
R: Sono assolutamente favorevole alla semplificazione tanto quanto alla lotta contro una burocrazia che nel nostro Paese ha assunto, per imprese quanto per le persone fisiche, proporzioni eccessive. Sono altrettanto favorevole a una introduzione sempre più efficace delle nuove tecnologie in grado di far dialogare cittadini, imprese ed istituzioni in modo veloce e il più possibile automatizzato. Per queste ragioni sono ottimista e fiducioso: il 730 precompilato sarà certamente un enorme passo avanti in termini di semplificazione e praticità. Un po’ meno ottimista che ciò avvenga dall’oggi al domani: ritengo sarà necessario un periodo di rodaggio delle procedure, e anche il contribuente dovrà fare un salto culturale e prendere sempre più famigliarità e confidenza con le procedure on-line.

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