Fmi attacca il risparmio privato: a rischio polizze vita e fondi pensione

PRELIEVO FORZOSO – I timori di un possibile prelievo forzoso da parte dell’Europa tornano a spaventare i risparmiatori. Secondo quanto riportato da un articolo del quotidiano tedesco Die Welt, ripreso dal sito Investireoggi.it, l’Fmi starebbe preparando nuove forme di espropriazione del risparmio. Gli analisti del Fondo monetario, infatti, chiedono ancora una volta con insistenza che siano coinvolti nelle perdite gli investitori privati, ossia che se uno stato è eccessivamente indebitato, debba “espropriare” i risparmi privati, al fine di alleggerire il peso del debito pubblico.

CHI RISCHI DI PIU’? – Coloro che potrebbero essere chiamati per primi a contribuire al risanamento del debito sovrano con misure di prelievo forzoso sarebbero i detentori di assicurazioni sulla vita e di fondi pensione. La nuova parola d’ordine del Fondo Monetario è adesso “flessibilità”, che a prima vista sembra positiva, ma che implica un coinvolgimento ampio e senza remore di tutti i risparmiatori nelle perdite, siano essi creditori del settore privato (correntisti, investitori, etc.) che del settore pubblico (detentori di titoli di stato).

IN ITALIA – Presupposto per mettere in atto il prelievo forzoso sarebbe per l’istituto di Washington la non sostenibilità del debito pubblico. Il problema è che il paper non fornisce alcuna definizione di sostenibilità e gli analisti di Société Générale fanno notare come il combinato tra alto grado di indebitamento, bassa crescita e bassa inflazione potrebbero rappresentare gli ingredienti perfetti per una simile definizione. Cosa significa? Che paesi come l’Italia, con un debito pubblico al 135% del pil, una crescita zero e un’inflazione anch’essa vicina allo zero non potrebbe che essere nel mirino dell’Fmi e insieme ad altri paesi, come Spagna, Grecia e Portogallo, essere tra i primi a sperimentare misure di esproprio del risparmio.

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