I CONSUMI TORNERANNO A CRESCERE – Dopo sei anni di discesa i consumi in Italia torneranno nel 2014 a crescere dello 0,5% spinti dal bonus di 80 euro deciso dal governo, che si tradurrà in maggiori spese per 5 miliardi. Il progressivo miglioramento del reddito disponibile si tradurrà poi in un aumento dei consumi di poco più dell'1% l'anno nel 2015 e 2016. È quanto risulta dall'ultimo Rapporto Club Consumo di Prometeia, ripreso dall'agenzia di stampa Ansa. Per valutare e stimare l'ammontare del bonus che le famiglie potrebbero destinare quest'anno alla spesa Prometeia ha ipotizzato che il bonus sia una tantum. L'85% dell'ammontare complessivo del bonus, 5,4 miliardi di euro, potrebbe essere destinato a spese per consumi, mentre il restante 15% utilizzato per il risparmio o altri utilizzi (pagamento mutui, prestiti, eccetera).
NE BENEFICERANNO ALIMENTARI E SPESE PER LA CASA – Il bonus, secondo il rapporto, andrà soprattutto verso quei beni e servizi come alimentari e spese per la casa che incidono in maniera rilevante sulla spesa delle famiglie e meno verso quei mercati, già sacrificati con la crisi, come per esempio abbigliamento e calzature. Allargando lo sguardo ai livelli dei consumi a fine 2016, secondo Prometeia i comportamenti, anche se finisse la crisi, non saranno più quelli di prima. Tra i diversi mercati, alimentari e abbigliamento potrebbero restare su livelli inferiori di oltre il 10% rispetto al 2007. Su volumi decisamente bassi anche il mercato della mobilità, all'interno del quale la domanda di mezzi di trasporto potrebbe restare su livelli inferiori di quasi il 40% rispetto al 2007. Proseguirà invece, rileva ancora Prometeia, i processo di terziarizzazione che consentirà ai servizi nei prossimi due anni di accrescere ancora la propria incidenza sul paniere di spesa delle famiglie.