Con l’invalidità all’80%, la pensione arriva prima

IN PENSIONE CON L'INVALIDITA' – La possibilità di accedere alla pensione di vecchiaia in anticipo, sottraendosi ai vincoli imposti dalla riforma Fornero, è concreta se si ha un’invalidità pari o superiore all’80%. Nel dettaglio, come spiegano gli esperti sul sito di Borsa Italiana, il decreto legislativo 503/1992 prevede l’accesso alla pensione di vecchiaia con 55 anni di età per le donne e con 60 anni per gli uomini, se si ha un’invalidità pari o superiore all’80%, a patto che siano stati versati 20 anni di contributi. L'invalidità, ovviamente, deve essere certificata e a questa funzione sono delegati una commissione medica della Asl e i medici dell'Inps.

AGEVOLAZIONI PER I LAVORATORI NON VEDENTI – Visti i requisiti previsti dalla riforma Fornero per l'accesso ai trattamenti pensionistici (66 anni per uomini e donne del settore pubblico e per gli autonomi, 63 anni e sei mesi per le donne lavoratrici autonome e 62 anni per quelle impiegate nel settore privato) si tratta di uno sconto significativo. La legge nnumero 212/1952, aggiornata dal decreto legge 503/1992, prevede ulteriori agevolazioni per i lavoratori non vedenti, che possono accedere alla pensione a 50 anni se donne e a 55 anni se uomini.

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