CAMBIA LA GUIDA SUL CREDITO – La Banca d’Italia ha rettificato il documento “Trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari – Correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti – Guida pratica sul credito ai consumatori”. Modificato dunque il testo diffuso qualche settimana fa. La nuova versione è disponibile sul sito web dell’autorità. Nella sua “Guida al credito”, la Banca d’Italia ricorda che “il credito ai consumatori è un finanziamento per acquistare beni e servizi per sé o per la propria famiglia – un’auto, un elettrodomestico, un corso di lingue – oppure per affrontare situazioni in cui è necessario disporre di denaro liquido”.
COME GESTIRE UN FINANZIAMENTO – Il finanziamento può andare da 200 a 75.000 euro ed è concesso da una banca o da una società finanziaria autorizzata, anche attraverso un fornitore di beni o servizi come il negoziante o il concessionario di auto. Ottenere un credito ai consumatori ha un costo: interessi, commissioni e altre spese. Le commissioni comprendono, per esempio, i costi per l’apertura della pratica e per la gestione del finanziamento. Le altre spese possono riguardare le imposte o le assicurazioni. Alcune commissioni e spese sono fisse, indipendentemente dalla somma richiesta. Quindi incideranno di più se l’importo richiesto è basso, per esempio sotto i 1.500 euro. L’insieme di questi costi forma il “costo totale del finanziamento”.
GLI INDICATORI PER VALUTARLO – Ecco gli indicatori per valutare il costo. Il Tan (Tasso annuo nominale) indica il tasso di interesse “puro”, in percentuale sul credito concesso e su base annua. “Puro” significa che non comprende spese o commissioni e non indica il “costo totale del finanziamento”, espresso invece dal Taeg. Quindi un prestito con Tan pari a zero potrebbe avere un Taeg molto maggiore a zero. I messaggi pubblicitari e la documentazione d’offerta devono sempre riportare il Tan con l’indicazione se è fisso o variabile. Il Taeg (Tasso annuo effettivo globale), espresso in percentuale sul credito concesso e su base annua, comprende tutti i costi e per questo è particolarmente utile per capire quale può essere il finanziamento più adatto alle proprie esigenze e alle specifiche possibilità economiche. Il Taeg è anche un indice armonizzato a livello europeo. Permette quindi di confrontare facilmente e rapidamente tutti i finanziamenti, anche quelli offerti da operatori stranieri sul mercato italiano.
ATTENZIONE ALL'USURA – Il Tegm (Tasso effettivo globale medio) è invece il tasso di riferimento per calcolare la soglia di usura, oltre la quale un finanziamento è illegale. Rappresenta la media trimestrale dei Tassi effettivi globali (Teg) applicati da tutti i finanziatori alle singole tipologie di finanziamento (per esempio: apertura di credito in conto corrente, prestito personale, cessione del quinto). Il Tegm tiene conto di tutte le spese connesse al finanziamento, escluse quelle per imposte e tasse. Per verificare che il tasso applicato non sia illegale, occorre individuare il “tasso soglia” della tipologia di finanziamento che interessa e confrontarlo con il tasso effettivo applicato al proprio finanziamento. I finanziatori devono esporre sul sito Internet o nei loro locali la tabella dei tassi soglia, consultabile anche sul sito della Banca d’Italia. Tutte le altre informazioni sulla Guida della Banca d'Italia.