LO SGRADITO BALZELLO – Ha un nome innocuo "Rideterminazione dei compensi per copia privata" ma nasconde una trappola micidiale: la nuova tassa sui telefonini, smartphone, tablet, computer fissi e mobili e tutto quanto fa hitech. In pratica tutti i dispositivi elettronici che funzionano da archivi digitali. "Uno sgradito balzello", scrive il Corriere della Sera, "ancora una volta a carico degli utenti finali. Andrebbe da 5,20 euro per i nuovi smartphone e tablet che acquisteremo in futuro, fino a toccare 40 euro per i decoder con memoria interna da 400 GB.
LOW COST – Dunque una cifra che peserà maggiormente sui dispositivi low cost. Una manovra maldestra che potrebbe indebolire i prodotti di fascia bassa. Non solo. Da notare che la tassa, incidendo sul prezzo finale dei prodotti, è gravata della nuova aliquota Iva al 22%.Tuttavia al ministro Massimo Bray, responsabile del ministero dei Beni, Attività culturali e Turismo, spetta l’ultima decisione, scrive ancora il Corriere, e al momento ha bloccato la tassa in attesa di sentire tutte le parti in causa per poi decidere.