MINORI RIMBORSI, MAGGIORI GUADAGNI – Come evidenzia il sito www.ilsussidiario.net, se c'è una cosa che negli anni passati non è mancata, è il nugolo di polemiche per il caro Rc Auto. Secondo l'osservatorio Aiba-Iiama, nel 2010 il prezzo medio delle assicurazioni è salito del 12,2% e anche l'anno dopo è aumentato, seppure di una percentuale inferiore (+3,7%). L'aumento si è invertito improvvisamente nel 2012 e al posto degli incrementi si è assistito a una diminuzione delle tariffe. Il tutto per via del "combined ratio", ossia il rapporto fra spese generali e costi di risarcimento dei sinistri da una parte e premi incassati dall'altra. Se questo valore supera il 100% significa che l'assicurazione sta pagando più di quanto incassa con i premi, mentre se è sotto il 100% al contrario sta guadagnando soldi. Gli ultimi numeri a disposizione dimostrano che per le compagnie Danni che operano in Italia questo numero è sceso moltissimo.
I NUMERI DELLE ASSICURAZIONI – Allianz ha dichiarato in Italia un rapporto del 71,5% nel terzo trimestre, in calo di quasi dieci punti rispetto a un anno prima. Tradotto: paga 71,5 e incassa 100 di premi. Il gruppo Unipol è passato dal 99,3% nei primi nove mesi del 2012 al 92,1% nei primi nove del 2013. Generali nello stesso arco temporale è sceso dal 97,6% al 91,5%. In questo modo, l’utile di Generali nei nove mesi nel settore danni è aumentato dell’87,9%, quello di Unipol del 53%, quello di Allianz del 35%. Insomma, una minore frequenza dei sinistri ha avuto un impatto positivo sui numeri delle società, dal momento che come effetto c'è stata una diminuzione dei rimborsi per alcuni danni. A monte ci sono gli italiani, che a causa della crisi usano meno l'automobile per risparmiare sulla benzinza. L'assicurazione in "valore assoluto" è rimasta identica, solo che la vettura rimane parcheggiata più spesso e circola molto meno. Meno chilometri, meno incidenti. Meno incidenti, meno costi per le assicurazioni.