LA SIMULAZIONE DELLA CGIA – Addio Trise, arriva la Iuc. Ma la Tasi, la tassa sugli immobili che dovrebbe confluire nella nuova Imposta unica comunale potrebbe essere più cara della vecchia Imu per le famiglie con più figli a carico. Ma garantirebbe nettamente un risparmio se venissero mantenute le stesse detrazioni applicate all'Imu (200 euro base, più 50 a figlio). È il risultato dell’analisi effettuata dalla Cgia di Mestre prendendo in esame come abitazioni principali le due maggiori tipologie abitative, A3 e A2 – il 70% del mercato – e le due distinte ipotesi collegate all'effettiva entrata in vigore della Tasi. Ecco le due ipotesi riportate dall’agenzia di stampa Ansa.
ABITAZIONI CATEGORIA A2 – È la tipologia più diffusa riguarda circa 12 milioni di immobili in Italia, e l'ipotesi prende in esame un appartamento di 127 metri quadri medi con rendita catastale 621 euro. Il confronto Tasi-Imu è favorevole al nuovo tributo solo nel caso in cui il proprietario non abbia figli a carico. La Tasi si attesta a 78 euro con aliquota all'1 per mille, a 131 euro con aliquota all'1,5, a 183 euro con quella al 2 per mille e a 235 euro con aliquota al 2,5. Con la vecchia Imu, invece, si pagava 263 euro. Il vantaggio resta fino alle famiglie con due figli a carico e aliquota Tasi non superiore all'1,5 per mille. Ma se l'aliquota sarà più spinta (dal 2 a 2,5 per mille) le famiglie con due figli a carico pagheranno da 19 A 69 euro in più, mentre quelle con tre figli da 77 A 122 euro in più. Favorevole al contribuente, invece, l'ipotesi di applicazione delle stesse detrazioni Imu (200 euro base+figli) anche nella Tasi. In questo caso i risparmi andrebbero dai 113 ai 213 euro, a seconda del numero di figli e di aliquota applicate dai Comuni.
ABITAZIONI CAT. A3 – Riguarda 12 milioni di immobili e l'ipotesi è stilata prendendo in considerazione una casa di 111 metri quadrati e una rendita catastale di 422 euro. Con l'Ipotesi dei 500 milioni di euro aggiuntivi destinati a ridurre il prelievo Tasi, il confronto con l'Imu è quasi neutro per i nuclei familiari senza figli (e vantaggioso solo se le aliquote Tasi sono dell'1 o 1,5 per mille). La Tasi diventa più onerosa dell'Imu per le famiglie con figli, con aumenti rispetto all'Imu variabili dai 30 euro ai 151 euro. Nell'ipotesi che anche questa categoria di immobili goda delle stesse detrazioni previste nel 2012 per l'Imu, la nuova tassa sarebbe meno cara per diverse categorie, sia per la famiglia senza prole (-115 euro), sia per chi ha da 1 a 2 figli (da -15 euro a -65 euro). Solo con 3 figli a carico la differenza Imu-Tasi sarebbe pari a zero.