Precari a rischio, l’Ocse lancia l’allarme: “avranno pensioni da fame”

PRECARI A RISCHIO – Chi entra oggi nel mercato del lavoro dovrà aspettarsi una pensione più bassa rispetto agli standard attuali, con un autentico rischio povertà per i precari. È quanto emerge dai dati del rapporto Ocse Pension at a Glance 2013. “Lavorare più a lungo potrebbe aiutare a compensare parte delle riduzioni", si legge nel rapporto.

ANZIANI MENO POVERI – Il tasso di povertà degli anziani in Italia, invece, è in calo. Nel 2010 gli over 65 poveri sono l'11%, contro il 14,5% del 2007 e contro il 13% del tasso di povertà medio nazionale. Nei paesi Ocse il tasso di povertà degli over 65 è del 12,8% nel 2010, contro il 15,1% del 2007 e l'11,3% del tasso di poverà medio. Gli stessi guadagnato in media 23.306 dollari l'anno, sopra la media Ocse di 21.480 dollari. La percentuale sul reddito nazionale e' del 93,3%, contro una media Ocse dell'86,2%.

CONTRIBUTI AL TOP – I contributi previdenziali in Italia sono al top dell'area Ocse. I contributi previdenziali in Italia infatti nel 2012 sono al 33% del totale lordo della retribuzione, complessivamente pari al 9% del Pil e al 21,1% del totale delle tasse. La media Ocse è del 19,6%, pari al 5,2% del Pil e al 15,8% del totale delle tasse.

SALARI SOTTO LA MEDIA – Sempre dal rapporto emerge, infine, che i salari italiani sono al di sotto della media Ocse. In media in Italia nel 2012 un lavoratore percepisce 28.900 euro, pari a 38.100 dollari, al di sotto dei 42.700 dollari medi dell'Ocse.

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