LE SPESE AGGIUNTIVE – I conti deposito sono prodotti di investimento, e perciò non hanno una gran operatività: servono per immobilizzare somme di denaro e trarne profitto con i tassi di interesse. Per questo motivo, la maggior parte dei costi accessori che solitamente fanno lievitare la spesa dei conti correnti, nei conti deposito sono ridotti o perfino annullati. In ogni caso, se state valutando aprire un conto deposito, vi consigliamo di informarvi bene riguardo gli eventuali costi accessori del conto deposito.
Ecco alcune spese che possono incidere sul conto deposito:
-Penali per svincolo anticipato: spesso sono previste delle penali per lo svincolo anticipato del denaro depositato. A volte le penali sono “nascoste“, e consistono nella rinuncia agli interessi maturati. Alcuni conti deposito invece, come il Conto Freedom One di Banca Mediolanum, ammettono lo svincolo ogni 3 mesi mantenendo gli interessi maturati. Per questo motivo, si consiglia di leggere attentamente le clausola contrattuali che definiscono le penali in caso di svincolo anticipato;
-Spese tenuta conto: la maggior parte dei conti deposito non prevede spese di tenuta conto. Sono i canoni mensili o annuali, ovvero i costi di mantenimento, che però possono essere richiesti in certi casi;
-Spese di apertura conto: generalmente non sono richieste nei conti deposito;
-Spese di chiusura conto: la legge non ammette più questo tipo di spese; se un istituto richiede spese di chiusura, occorre denunciarlo;
-Spese di produzione del rendiconto: sono eventuali commissioni che le banche applicano ogni volta che spedisce un rendiconto (o estratto conto) al cliente. Spesso questi rendiconti vengono inviati via email e non prevedono alcun costo; tuttavia, è necessario controllare sul contratto se ci sono o meno queste spese;
-Spese per versamento e prelevamento: generalmente nei conti deposito queste spese sono nulle.
-Imposta di bollo: quest’anno l’imposta di bollo è aumentata, essendo adesso dello 0,15% e generalmente è a carico del cliente.