Seconde case, ecco quanto si paga. Tra Imu e Irpef rincari fino al 100%

LEGGE DI STABILITA’ – I proprietari di seconde case ringraziano le nuove disposizioni della legge di stabilità. Secondo quanto scrive il corriere.it, nel giro anni chi tiene anche contro la sua volontà una casa a disposizione rischia di pagare il doppio di imposte se l’immobile si trova nel comune in cui possiede anche l’abitazione principale. Si prevede infatti il ritorno della cosiddetta Irpef fondiaria, sia pure ridotta al 50%, per le case sfitte.

IRPEF RETROATTIVA – La legge di Stabilità reintroduce l’Irpef a partire da quest’anno di imposta e quindi il nuovo balzello andrà saldato la prossima primavera dopo la compilazione dell’Unico o del 730. Per l’anno fiscale 2014 infine è previsto un altro aumento di imposta, dovuto all’introduzione della Tasi, il nuovo tributo per coprire i costi dei servizi indivisibili dei Comuni e che con la Tari, nuova denominazione della tassa rifiuti, darà vita al Trise. Sulle seconde case nelle maggiori città dove l’Imu è già ai massimi di legge (è questo il caso dei comuni in tabella) la Tasi richiederà un ulteriore esborso dello 0,1% calcolato sulla medesima base imponibile dell’Imu.

LE GRANDI CITTA’ – L’escalation dei tributi sulla seconda casa nelle grandi città è incredibile, continua ancora il corriere.it: a Roma un trilocale passerebbe da 1376 euro di tasse pagate nel periodo di imposta 2011 ai 2742 del 2014, con un incremento del 99,3%, un quadrilocale salirebbe del 70,3%, aumentando da 2.517 a 4.288 euro le tasse dovute (Imu, Irpef e addizionali). A Milano un trilocale pagherebbe nel 2014 2.186 euro contro gli 882 del 2011, con +148%, il quadrilocale salirebbe da 2.265 a 4.581 euro +102,3%.

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