Università e fisco, un vademecum per ottenere il rimborso irpef sulle spese

RIMBORSI PER STUDENTI UNIVERSITARI – Anche gli studenti universitari possono detrarre alcune spese dalla dichiarazione dei redditi. A ricordarlo è il portale Supermoney.eu: come previsto dal Tuir (Testo unico delle imposte sui redditi), è possibile detrarre le spese sostenute per frequentare i corsi universitari e, in piccola parte, quelle affrontate per i soggiorni al di fuori della propria città di origine.

 

ATENEI PUBBLICI E PRIVATI – Una distinzione va fatta però per quanto riguarda le Università private e le Università pubbliche. Se le rette pagate per un corso universitario o di specializzazione in un’Università pubblica sono deducibili al 100%, quelle sostenute in un istituto privato lo sono solo fino alla soglia stabilita per gli atenei pubblici. La cifra eccedente resta a carico dello studente. L’ARTICOLO 15 DEL TUIR – Ma a quanto ammonta la percentuale di detrazione? Il rimborso Irpef è pari al 19% della spesa per la retta universitaria, come recita l'articolo 15 del Tuir: "le spese per frequenza di corsi di istruzione secondaria e universitaria, in misura non superiore a quella stabilita per le tasse e i contributi degli istituti statali".

 

L’AFFITTO DEGLI STUDENTI FUORI SEDE – Per quanto riguarda le spese sostenute per l'affitto dello studente fuori sede, è possibile recuperarne una parte – presentando copia dei bonifici per il pagamento del canone – solo se l'ateneo frequentato si trova ad almeno 100 km dalla città d'origine.

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