Aprire un’impresa di e-commerce in pochi giorni e con 10mila euro

AVVIARE L'IMPRESA – Avviare un'attività di commercio elettronico in pochi giorni e con una cifra iniziale attorno ai 10mila euro. Ne parla Diego Vicamini, country manager Italia di Euroffice, azienda online fornitrice di prodotti per l’ufficio, e insegnante del master in marketing digitale della società di formazione Digital Coach. A lui il blog la Nuvola del Corriere.it ha chiesto di sintetizzare i passaggi chiave per aprire un sito di e-commerce. Li sintetizziamo in parte. Innanzitutto, bisogna scegliere il prodotto da vendere. Posto che non si abbiano soldi da scialare, i candidati devono "mettere a fuoco i due-tre principali competitor, guardare a fondo i bilanci di queste società e capire in che spazio ci si può inserire". Tempo medio richiesto: un paio di giorni. Zero costi per il piano d'impresa.

I TEMPI E I COSTI – Il passo numero due riguarda la burocrazia e la logistica. Come per tutte le nuove aziende, bisogna costituire una società davanti a un notaio (le srl a un euro per gli under 35 non prevedono il pagamento delle spese notarili, ricorda il blogger del Corriere.it), registrarla in Camera di Commercio, versare le tasse previste per ogni start-up e aprire un conto corrente bancario. Chi vuole vendere prodotti per cui sono necessari particolari permessi nel mercato fisico deve procurarsi le autorizzazioni anche per la vendita online. Nella migliore delle ipotesi, questi adempimenti si possono sbrigare in due o tre giorni con una spesa minima di circa 1.000 euro.

FARSI CONOSCERE – Sulla logistica, si può affidare a una società il compito di tenere le merci e spedirle. "Con questo meccanismo, ogni volta che un venditore riceve un ordine, lo trasmette al fornitore che a sua volta imballa il prodotto e lo spedisce all’utente in qualunque parte del territorio nazionale". In ogni segmento ci sono almeno due o tre distributori specializzati. Ci sono siti che elencano nel dettaglio quelli che sono attivi in Italia. Zero euro per la logistica all'inizio. Poi c'è la tecnologia, con l'allestimento del "negozio". Per una piccola start-up, "è meglio dotarsi di un software open source perché non ha costi di licenza e si installa su macchine in cloud computing". Poi ci sono i pagamenti. "Per ottenere il diritto a transazioni con carte di credito ci si deve rivolgere a chi offre infrastrutture di questo tipo, aprire un conto corrente presso di loro e versare qualche centinaio di euro". In tutto, il tempo medio richiesto è di tre giorni e il costo di 3.000 euro. In ultimo, il marketing e il personale. La somma in totale – dalla prima fase all'ultima – è di circa 10mila euro.

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