LA BUSTA ARANCIONE – Già in uso in diversi paesi europei, soprattutto nell'area scandinava, ma mai diventata realtà in Italia, la busta arancione – ovvero l’informativa sulla situazione previdenziale di ogni cittadino – verrà fornita gratuitamente a coloro che lo desiderano e che parteciperanno alla Giornata Nazionale della Previdenza, evento in programma il 16, 17 e 18 maggio in Borsa Italiana (Piazza Affari, Milano). Ideata e promossa da Itinerari Previdenziali e coorganizzata con Prometeia, la manifestazione giunge quest’anno alla terza edizione con un programma fitto di convegni ed eventi dedicati soprattutto ai giovani e alle donne, universi per cui il peggioramento pensionistico è maggiore.
IL SISTEMA CONTRIBUTIVO – Da quando è entrato in vigore il sistema contributivo, prevedere a quanto potrà ammontare la pensione è un’impresa non facile ed è ormai certo che chi ha iniziato a lavorare dal 1 gennaio 1996 non avrà più l’integrazione dello Stato quindi, se non ha una previdenza complementare, riceverà una pensione frutto dei contributi versati ma più bassa rispetto ad oggi.
LA COMUNICAZIONE – Una situazione che, a più riprese, lo Stato italiano ha cercato di ovviare programmando l’invio di una comunicazione periodica la quale, sul modello svedese, potesse aiutare i cittadini a conoscere la propria situazione previdenziale. Ma l’idea, in Italia, non è mai realmente decollata nonostante l’informativa sia necessaria poiché l’attuale sistema previdenziale – a differenza di quello retributivo – produce un’ampia varianza di risultati possibili per un lavoratore influenzati da diversi fattori (crescita della retribuzione, inflazione, interruzione dei versamenti, crescita del Pil e della produttività). Ecco perché la Giornata Nazionale della Previdenza ha deciso di offrire questo servizio gratuitamente a tutti.
LA FORMAZIONE – “Ieri si pensava alla pensione solo a fine carriera perché erano gli ultimi anni quelli che contavano; oggi contano soprattutto i primi anni e tutti i versamenti dell’intera vita lavorativa. Questo però i cittadini non lo sanno perché non ne vengono informati e rischiano di ritrovarsi alla fine della propria carriera professionale con una pensione modesta”, ha ricordato il professor Alberto Brambilla, Coordinatore del comitato tecnico scientifico della Gnp.