LA POSSIBILE PROROGA – Niente rinvio al 2014 per la Tares, la tassa sui rifiuti che ha sostituito la Tarsu e la Tia. Una possibile proroga infatti preparata nei giorni scorsi dal ministero dell'Ambiente per disinnescare la mina tributo-rifiuti non ha ottenuto il via libera del Consiglio dei ministri. La riunione del governo, scrive La Repubblica, “non è stata in grado di prendersi la responsabilità di varare un provvedimento che ha implicazioni anche sui conti pubblici in zona Cesarini”. A luglio quindi dovrà essere pagata la prima rata della Tares.
RISCHIO LIQUIDITA’ – E il problema quindi resta. Le aziende rischiano una crisi di liquidità perché non hanno la possibilità incassare le entrate per il servizio prima di settembre-ottobre. L’Anci nei giorni scorsi aveva chiesto “il mantenimento degli attuali regimi di riscossione del servizio di gestione dei rifiuti (Tarsu, Tia1 e Tia2), assicurando, al contempo, le entrate riferite ai servizi pubblici indivisibili (pulizia del verde, illuminazione pubblica, etc)”.
LA DIFFICOLTA’ PER LE FAMIGLIE – La nuova Tares – calcolata in base alla superficie calpestabile degli immobili e non quindi sul numero di abitanti nell’alloggio come accadeva in alcuni comuni per la Tarsu – rischia di mettere in difficoltà anche le famiglie con un aumento, rispetto alle vecchie Tarsu e Tia del 2012 calcolato nella misura del 36%: in totale l'aggravio sarebbe di 1,8 miliardi rispetto al 2012. Inoltre la Tares è gravata di un "balzello" di 30 centesimi al metro quadrato (che discrezionalmente può essere portato a 40) che andrà a finanziare i servizi indivisibili dei Comuni.
COME FARE PER PAGARLA – Per il pagamento della Tares le modalità da seguire saranno le stesse previste dal modello F24 per l’Imu e quindi il bollettino postale F24. La tariffa è composta da una parte fissa, determinata in relazione alle componenti essenziali del costo del servizio, riferite in particolare agli investimenti per le opere e ai relativi ammortamenti; e da una parte variabile, rapportata alle quantità di rifiuti conferiti, al servizio fornito e all’entità dei costi di gestione. Secondo una stima della Uil servizio politiche territoriali, costerà 305 euro medi contro i 218 euro medi pagati per l'imposta sugli immobili nel 2012 per lo stesso appartamento.