Cud online, i pensionati: “L’intera procedura venga immediatamente ritirata”

SUBITO I DISAGI – Il Cud telematico entrato in vigore da poco, ha già creato moltissimi disagi, specie ai pensionati ed ai professionisti, l'Ancl, Associazione Nazionale dei Consulenti del Lavoro, ne richiede l'immediato ritiro. "Ancora una volta succede che il processo di telematizzazione della Pubblica amministrazione, denuncia Francesco Longobardi, presidente nazionale Ancl, avviene senza una minima consultazione dei professionisti. Il risultato sarà un ingolfamento degli sportelli Inps, per non parlare degli accessi al numero verde che nei periodi di picco degli adempimenti è assolutamente inefficiente. Solo un esempio: nessuno all'Inps ha pensato ai pensionati che con l'informatica mediamente non hanno dimestichezza? Anzi, spesso sono pure privi di qualsiasi strumento?".

Il Cud che solitamente veniva inviato nella buca delle lettere in formato cartaceo, da quest'anno non sarà più disponibile, l'Inps ha infatti stabilito che la certificazione dei redditi sarà disponibile in formato telematico, sarà disponibile all'indirizzo www.inps.it seguendo il percorso: Servizi al cittadino, inserimento codice identificativo Pin, fascicolo previdenziale per il cittadino, Modelli. Il Pin si può ottenere richiedendolo direttamente in una sede Inps oppure lo si può domandare al Contact Center al 803164, oppure richiederlo attraverso il web alla voce "Servizi-Pin Online".

LE DIFFICOLTA' – Ottenute le credenziali sarà possibile visionare e stampare il documento, la procedura telematica riguarda i lavoratori dipendenti e assimilati, e anche i pensionati, che al momento sono quelli in maggiore difficoltà. Pochi infatti quelli che mostrano dimestichezza con i dinamismi tecnologici, stando invece alla disposizione dell'Inps, ogni pensionato italiano dovrebbe almeno possedere conoscenze informatiche di base per poter scaricare il documento e consegnarlo nelle mani di un soggetto abilitato per la presentazione della dichiarazione del reddito.

IL MODELLO CARTACEO – Il Cud può essere ancora richiesto in forma cartacea o attraverso l'ufficio postale presso il cosiddetto "Sportello amico", ma purtroppo non tutte le sedi risultano dotate della suddetta abilitazione e nel qual caso fosse prevista, ai fini dell'ottenimento del Cud, subentra il pagamento aggiuntivo di 3,30 euro iva compresa, si può altresì richiedere la spedizione del formato cartaceo al numero verde Inps, armandosi di tanta pazienza visti i tempi di attesa in linea.

L'EFFICIENZA – Sono già in molti a mettere in discussione l'efficienza del numero verde, non è infatti chiaro come chi risulterà addetto alle telefonate possa anche gestire simultaneamente gli invii dei modelli. Inoltre non si capisce come si potrà ottenere la tracciabilità telefonica da parte del contribuente che volesse dimostrare di non aver potuto adempiere alla dichiarazione a causa della mancata spedizione del modello da parte dell'Inps, ma di averne fatto domanda per tempo.

I DUBBI – Viste le innumerevoli domande giunte agli uffici e il panico creato tra i contribuenti, specie tra i più anziani, l'Ancl sostiene che non si sia pronti a tale innovazione e – Longobardi aggiunge: "È necessario, per rispetto a contribuenti e professionisti, che l'intera procedura venga immediatamente ritirata".
 

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