Tassa rifiuti: tariffe fuori controllo in tutta Italia, record a Napoli

LO STUDIO – Le tariffe per lo smaltimento dei rifiuti, che si chiamino Tarsu, Tia o Tares, sono fuori controllo in Italia. A rilevarlo è uno studio di Cittadinanzattiva, che denuncia come nel nostro paese la gestione continua a peggiorare e i costi a salire. Negli ultimi 6 anni, i costi sono pressoché raddoppiati a Salerno (+98%) e Reggio Calabria (+96%). Aumenti record anche a Napoli (+87%), Bari (+63,5%), Trapani (+55%), Roma (+53%), Avellino (+51%).

LA CLASSIFICA – In attesa della Tares, che si annuncia come un nuovo salasso, non passano indifferenti gli ultimi colpi di coda di Tarsu e Tia, che "salutano" con un incremento del 2,8% su base nazionale rispetto all'anno passato. Il record a Bari (nel 2012 la Tarsu è aumentata del 30% rispetto al 2011), seguita da Messina (Tarsu: +22%) e Firenze (Tia: + 21%). A Napoli, la spesa annua per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani ammonta a 529 euro, record nazionale, più del quadruplo rispetto alla città meno cara d'Italia, Isernia (122 euro). Tra i 10 capoluoghi con le tariffe più alte, solo tre non sono al Sud: Roma (378 euro), Carrara e Venezia (346 euro).

LA SPESA MEDIA – Nello studio realizzato dall'Osservatorio prezzi & tariffe di Cittadinanzattiva, è stato analizzato il servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani in termini di costo sopportato da una famiglia-tipo di tre persone, con reddito lordo complessivo di 44.200 euro ed una casa di 100 metri quadri. In media, la nostra famiglia-tipo ha sostenuto lo scorso anno una spesa di 253 euro per il servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani, con un aumento del 2,8% rispetto all'anno precedente, con un aumento totale tra il 2007 e il 2012 del 17,1%.

LA MEDIA NELLE REGIONI – In generale, la media più alta si registra in Campania (389 euro), la più bassa in Molise (154 euro), a dimostrazione di una marcata differenza non solo tra aree geografiche del Paese ma anche all'interno di una stessa Regione: in Lombardia, per esempio, a Milano (299 euro) la Tarsu arriva a costare quasi il doppio della Tia pagata a Brescia (146 euro).

IL COSTO DEL SUD – Il Sud produce meno rifiuti, ma gli costano di più: in media, per pagare la bolletta dei rifiuti si spende di più nelle regioni del meridione (270 euro), dove l'aumento rispetto al 2011 è stato del 2,3% (+27% rispetto al 2007); seguono le regioni centrali (255 euro), +1,2% rispetto al 2011 (+15% rispetto al 2007) e il Nord Italia (234 euro) con un +2,6% rispetto al 2011 (+15% rispetto al 2007). Di contro, è il Centro che registra la media più elevata in quanto a produzione pro capite di rifiuti: (613 kg), seguito da Nord (533kg) e Sud (495 kg). I virtuosi della raccolta differenziata, invece, sono le regioni del Nord, nettamente avanti (49%, sostanzialmente in linea con quanto stabilisce la legge) rispetto a Centro (27%) e Sud (21%).

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