RISCHIO CINEMA – L’Imu sta pesando anche su cinema e teatri. Molte sale hanno lanciato l’allarme di una possibile chiusura di fronte a incrementi giudicati insostenibili. Sulla questione è intervenuta anche l’Agis, che ha sollecitato una riduzione dell’aliquota dall’1,06% allo 0,76%, come ha già deciso di concedere alle sale il Comune di Roma con delibera del 22 novembre scorso. Il raffronto tra l’Ici del 2011 e l’Imu del 2012 è “spaventoso” secondo le associazioni di categoria, con aumenti che arrivano fino al 198% e quote dovute che sfiorano i 28mila euro.
FUTURO INCERTO – E i timori riguardano anche il futuro. “Siamo preoccupati per l’Imu del 2013”, dice Nicoletta Rizzato, presidente dell’Agis Lombardia, “e per la rivalutazione prevista del 15%. I timori si estendono anche alla nuova Tares che nel 2012 ha registrato rincari dal 27% al 30%. Cinema e teatri non sono solo luoghi di cultura, ma anche luoghi di aggregazione per i cittadini”, commenta la Rizzato. “I nostri sono esercizi particolari”, incalza, “non sono esercizi commerciali. Non siamo qui a chiedere di non pagare, ma di considerare il settore per quello che rappresenta”.