Libretto di risparmio o deposito bancario? Le soluzioni adatte per i vostri figli

IL FUTURO DEI FIGLI – In tempi di crisi, per le famiglie italiane la difficoltà è duplice. Da una parte bisogna chiudere il bilancio familiare in positivo, facendo fronte a spese e tasse da pagare, dall’altro c'è l'urgenza di garantire un futuro ai figli. Il risparmio allora diventa la chiave per raggiungere tutti e due gli obiettivi. Ecco qualche consiglio utile per la tutela economica dei minorenni.

LIBRETTO RISPARMIO – Tra gli strumenti classici di investimento, il più utilizzato è il libretto di risparmio, bancario o postale. Uno strumento che consente di depositare o prelevare somme in qualsiasi momento e che richiede solitamente dei bassi costi di apertura e di gestione. Secondo SosTariffe.it, per gli istituti bancari il tasso di interesse dei libretti di risparmio varia da un minimo dello 0,75% a un massimo del 2%. E, sempre in base all’istituto erogatore, richiedono l’imposta di bollo o meno e subiscono costi d’apertura.

MEGLIO IL CONTO DEPOSITO? – Alcuni però preferiscono il conto deposito per vari motivi. I vantaggi rispetto al libretto risparmio? Un tasso di interesse più alto (fino al 4,5% lordo) anche per piccole somme e la possibilità di gestirlo direttamente dal pc. L’intestatario deve essere un maggiorenne – di fatto il genitore – che collega il deposito al conto corrente di base. Ma sarà il figlio a godere dei frutti.

LA SOLUZIONE DELLE POSTE – Infine, anche le Poste Italiane hanno alcune offerte per i figli. I tre principali prodotti, come ricorda SosTariffe.it, sono Io Cresco, Io Conosco e Io Capisco (a seconda della fascia d’età del ragazzo), tre prodotti che non richiedono l’imposta di bollo ma hanno comunque un basso tasso di interesse dell’1,55%. Il taglio minimo di acquisto è 50 euro. I costi e le spese di sottoscrizione, di vendita anticipata, di riscatto finale e di deposito titoli sono azzerati.

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