ALLA RICERCA DEL MUTUO – Crescono a novembre le richieste di mutui: +7% rispetto a sei mesi fa. Questo perché il numero di famiglie impegnate nella ricerca della casa resta alto, quasi un milione secondo l’ultimo rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese. Di queste, però, sempre meno sono in grado di affrontare l’acquisto di una nuova abitazione senza fare ricorso a un mutuo. Lo segnala l'osservatorio del portale Casa.it, secondo cui l’importo medio richiesto a novembre si è assestato sui 130mila euro rispetto ai 127.750 euro dello scorso luglio. Generalmente, corrisponde in media al 50% del valore dell’immobile. L'85% di chi fa richiesta di mutuo rientra nella finalità di "acquisto prima casa" e solo il 7% degli utenti fa richiesta di mutuo per una seconda casa. In quest’ultimo caso, gli importi si attestano tra i 50mila e i 70mila euro per una durata media del mutuo di massimo 10 anni.
TASSO FISSO O VARIABILE – Secondo l'osservatorio Casa.it, il 59% delle richieste è orientata a richiedere un mutuo a tasso variabile (+6,1% rispetto a sei mesi fa), a seguito del calo dell’Euribor degli ultimi mesi. Il 21% degli utenti sceglie il tasso fisso, il restante si suddivide tra mutuo tasso variabile con cap e mutuo a tasso misto, quest’ultimo in ripresa rispetto a sei mesi fa (+3,5%). La durata media del mutuo richiesto si assesta tra i 20 e i 25 anni, anche se nell’ultimo periodo è aumentata la quota di mutui a 20 anni (+5%). I mutuatari sono generalmente lavoratori dipendenti (impiegati/operai) e liberi professionisti con un reddito mensile medio compreso tra i 1.500 e i 2.000 euro. In aumento delle richieste di mutui con due intestatari (+13% rispetto allo scorso trimestre di osservazione). Per i mutui a 20 anni l’importo medio richiesto è di 124mila euro, mentre per quelli a 25/30 anni si attesta mediamente sui 142.500 euro e per i mutui a 15 anni arriva circa a 121mila euro.
L'ANDAMENTO DEL MERCATO – "In questa attuale situazione di crisi economica", ha commentato Daniele Mancini, amministratore delegato di Casa.it, "assistiamo senza dubbio a un trend in ribasso nell’erogazione dei mutui. Questo dato trova la sua spiegazione nel fatto che, date le attuali contingenze economiche, meno italiani possono permettersi di comprare casa. Bisogna poi notare come la reticenza delle banche, che allungano i tempi per concedere un mutuo e che pongono diversi 'paletti' come la presenza di un garante affidabile, sia un fattore determinante nella tendenza negativa dell’erogazione di mutui. Nel breve periodo non è prevedibile un cambiamento della situazione, anche perché le compravendite quest’anno dovrebbero ridursi a 529mila. Nei prossimi anni, invece, soprattutto se si allenterà la stretta creditizia delle banche, si potrà iniziare ad assistere ai primi segnali di ripresa".