AUMENTA LA DISUGUAGLIANZA – “Tutte le famiglie felici si somigliano; ogni famiglia infelice è invece infelice a modo suo”. Lo diceva Tolstoj nell’incipit di Anna Karenina. Bankitalia parla invece di ricchezza. Secondo il rapporto di Via Nazionale, infatti, la distribuzione della ricchezza è caratterizzata "da un elevato grado di concentrazione": la metà più povera delle famiglie italiane detiene il 9,4% della ricchezza totale, mentre il 10% più ricco ha il 45,9%. Di più: l'indice di Gini, che misura il grado di disuguaglianza, risulta in aumento.
Fonte: Banzai
FAMIGLIE PIU’ POVERE – La crisi inoltre continua a erodere la ricchezza netta delle famiglie italiane che nel 2011 ha subito un calo dello 0,7% a prezzi correnti e del 3,4% in termini reali. Nel dettaglio, alla fine dell'anno scorso il dato aggregato era pari a circa 8.619 miliardi di euro, cioè poco più di 140 mila euro pro capite e 350 mila euro in media per famiglia, tornando più o meno sui livelli di fine anni Novanta.
TIPOLOGIE DI INVESTIMENTO – Quanto alle forme di investimento preferite, dopo la flessione registrata nel 2010 gli italiani hanno ripreso a comprare Bot e Btp e nel 2011 la quota di ricchezza detenuta in titoli pubblici italiani è cresciuta di oltre un punto percentuale, pari ad un aumento di oltre 30 miliardi di euro, tornando ai livelli del 2009.