Ricaricare gli elettrodomestici con il WiFi, ora si può

Sfruttare energia con il Wi-Fi sembra un qualcosa di remoto e poco concreto destinato a rimanere un caso di studio. La ricerca nasce effettivamente nel mondo accademico e in particolare dalla University of Washington ma è destinata ad uscire dalle aule e laboratori universitari molto rapidamente. Gli studiosi di energia elettronica sono riusciti a dimostrare che i dispositivi Wi-Fi ormai installati ovunque, possono essere impiegati per incamerare energia da utilizzare per alimentare piccoli elettrodomestici. Per la verità l’energia accumulata in questo modo è sufficiente per far funzionare piccoli dispositivi come termometri d’ambiente, piccole telecamere, campanelli e altri piccoli oggetti di uso comune. Un giorno potrebbe anche rappresentare un’arma in più per gli operatori per sviluppare migliori tariffe energia elettrica. L’invenzione sviluppata dai ricercatori è al tempo stesso innovativa e facilmente disponibile. In sostanza è stato reinventato un apparecchio solitamente usato per “erogare” un segnale wireless anche per accumulare energia elettrica e distribuirla su richiesta ai dispositivi che ne necessitano. Il nome del nuovo prodotto è esplicativo: Power Over Wi-Fi. I ricercatori fanno sapere che la funzionalità è doppia, quindi l’invenzione mantiene a tutti gli effetti la funzione di router di qualità ma con una marcia in più. Questo piccolo portento è già stato inserito tra le tecnologie più innovative del 2015 secondo la rivista scientifica Popular Science. Le potenzialità e il funzionamento sono stati presentati per la prima volta in occasione della conferenza CoNext 2015 a Heidelberg, in Germania, tenutasi lo scorso dicembre Senza addentrarci nei dettagli tecnici vediamo qual è l’idea alla base dell’usare l’energia con il Wi-Fi. Il router Wi-Fi emette energia sotto forma di piccoli pacchetti inviati ad intermittenza. E’ proprio questa caratteristica a rendere difficoltoso l’accumulo. Il gruppo di ricercatori coinvolti dalla sperimentazione hanno superato questa limitazione facendo in modo che il router emetta segnali supplementari su canali Wi-Fi che non sono utilizzati (quindi la connessione non ne viene inficiata). Il flusso così generato risulta costante e l’energia associata pronta ad essere immagazzinata grazie a sensori microscopici di cui è dotato il dispositivo. I dati continuano ad essere trasmessi con la stessa qualità e velocità di prima ma offrendo un servizio in più. Nella prova di laboratorio gli scienziati hanno alimentato in questo modo una piccola telecamera posta ad una distanza di 5 metri dal router riuscendo ad inviare una energia tale da permettere di scattare una foto ogni mezzora. Ma non solo. L’apparecchio ha caricato anche delle batterie installate in un bracciale elettronico per il fitness. In poco meno di due ore e mezza, le batterie sono passate dallo 0% al 41%.

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