Banche, entra in campo l’arbitro finanziario

Dopo il caso delle quattro banche del Centro Italia finite in risoluzione (cioè salvate dal fallimento coinvolgendo i risparmi di oltre 10 mila obbligazionisti) e l’annuncio di misure a tutela del risparmiatore da parte del presidente della Consob, Giuseppe Vegas, nel suo discorso al mercato del 9 maggio, è stato messo il primo mattone per il nuovo Arbitro per le controversie finanziarie.

NUOVO REGOLAMENO CONSOB – La Commissione nazionale per le società e la Borsa ha approvato infatti il regolamento per costituire l’organismo di risoluzione extragiudiziale delle controversie. L’accesso all’Arbitro, spiega la Consob, è gratuito e la risposta verrà data entro 90 giorni dal completamento del fascicolo contenente il ricorso, le deduzioni e la documentazione prodotta dalle parti. In sostanza, i tempi si allungano a quasi sei mesi considerati tutti i passaggi, ma l’iniziativa è comunque un passo avanti.

PRESTAZIONE SERVIZI D’INVESTIMENTO – Si potranno rivolgere all’Arbitro finanziario, dice l’articolo 4 del regolamento, i risparmiatori che si lamentano della violazione delle regole di trasparenza e correttezza per la prestazione di servizi d’investimento: negoziazione, gestione di patrimoni, ricezione degli ordini, consulenza per gli investimenti, “come definito dalla parte II del Tuf”, il Testo unico della finanza. Il nuovo Arbitro promosso dalla Consob regolerà anche le controversie sui portali di “crowdfunding”, la raccolta diffusa di capitali attraverso Internet.

TEMPISTICHE – Prima dell’operatività dell’Arbitro, bisogna però completare alcuni passaggi. Perciò si prevede che sarà operativo solo dopo l’estate. Gli intermediari (come le banche) devono innanzitutto aderire al sistema informatico comune, perché tutte le informazioni saranno processate automaticamente. Poi vanno nominati i membri del collegio, che è composto di cinque persone, presidente compreso.

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