Pagamenti elettronici, i giovani preferiscono il cash

Nel 2015, il numero delle transazioni digitali è aumentato di circa 14-15%. Eppure molti ancora preferiscono pagare con il contante.

TIMORE DEL DIGITALE – Secondo una ricerca condotta da Paysafecard e dal titolo Pay Radar Europe l’80% teme al momento di pagare di potere rimanere vittima di un qualche problema di sicurezza dei propri dati personali. Anche se il direttore generale di Visa per l’Italia, Davide Steffanini, ha spiegato tempo addietro che le frodi tra chi paga in modalità elettronica nel nostro paese ammonterebbe allo 0,05%, risultando dimezzate rispetto allo 0,1% riscontrato tra i pagamenti in contanti.

PRIVACY – L’8% degli intervistati ha segnalato esplicitamente di non sentirsi al proprio agio con l’invio dei dati personali, ma la vera notizia è che il 52,6% dei giovani di età fino ai 25 anni preferisce pagare cash, contrariamente a quanto accade per gli adulti, tra i quali si riscontra una maggiore preferenza per l’uso delle carte di credito. Quanto all’Italia, la maggioranza opta per i pagamenti elettronici (53,2%), una percentuale superiore al 50% della Germania, altro paese fortemente legato all’uso del contante. Il top si ha in Polonia, dove tre persone su quattro preferiscono le transazioni digitali, ma anche in Francia si ha un buon 60%.

GIOVANI TIMOROSI – A diffidare maggiormente dalle carte di credito, prepagate, bancomat sono per lo più i giovani, magari perché sono ancora quelli con minori possibilità di usare questi strumenti, non disponendo spesso nemmeno di un conto in banca e non avendo facilità di accedere al credito per il rilascio delle carte collegate al conto. Sta di fatto, che il tema della sicurezza e quello della privacy emergono sempre più quali limiti allo sviluppo del mondo variegato delle carte di pagamento. I titolari non gradiscono che tutto ciò che comprano o acquistano sia tracciato, ovvero potenzialmente alla conoscenza di terzi. Non si tratta sempre e solo di nascondere qualcosa, quanto di riservarsi uno spazio tutto per sé anche nell’era dei social, dove già quasi ogni esperienza privata viene condivisa e messa in piazza (virtuale). L’amore per il contante forse non morirà mai del tutto.

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