Rc Auto meno cara, ma gli automobilisti italiani restano penalizzati

Secondo quanto dichiara l’Ivass, l’Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni, rispetto agli anni passati, il costo delle polizze auto è diminuito.

PREZZI IN CALO – Nel 2015 i prezzi si siano ridotti del 7,5% e i contratti stipulati con la cosiddetta “scatola nera” sono saliti a un sesto del totale. E le azioni anti-frode, messe in atto dall’Ivass con l’Archivio Integrato AntiFrode (AIA), attraverso la raccolta di oltre un miliardo di informazioni su veicoli, immatricolazioni, patenti, polizze, danneggiati, testimoni e periti, hanno permesso ai prezzi delle polizze di diminuire mediamente dell’1,5%, anche se maggiori risultati sono attesi per il futuro. Insomma, il trend appare positivo, se è vero che si riducono le distanze tra il costo sostenuto dagli automobilisti italiani per una polizza e quello medio di Francia, Germania e Spagna. Il divario era di 234 euro a nostro sfavore nel 2011, ma risultava sceso a 150 euro a fine 2015 (-35%).

FRODI – Questo significa che il percorso intrapreso negli ultimi tempi è senz’altro positivo, ma come ammette la stessa IVASS, tra frodi e polizze Rc Auto dal costo più elevato, l’Italia continua a rimanere un’anomalia negativa in Europa. Per il resto, le compagnie di assicurazione hanno registrato lo scorso anno un aumento della raccolta del 2,5% a 150 miliardi di euro, quasi il 9% del pil. Di questa, la metà (76 miliardi) ha riguardato le polizze a basso rendimento e per lo più obbligatorie, anche se in calo dagli 82 miliardi dell’anno precedente. La raccolta Rc Auto si è ridotta del 6,5%, ma per l’abbassamento delle tariffe delle polizze, non per un calo dei volumi.

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