Brexit, cosa cambia per i nostri mutui

La Brexit che conseguenze avrà sul mercato dei mutui? È ancora presto per dirlo con esattezza e da Palazzo Chigi non trapela ansia visto che il nostro sistema bancario italiano non è così strettamente legato a quello anglosassone come per altri Paesi.  Eppure il rischio inflazione potrebbe essere dietro l’angolo.

INVERSIONE DI TENDENZA – Se la sterlina scende si rischia l’inflazione e la Bank of England potrebbe decidere di alzare i tassi. Se ne scaturisse una fuga di capitali dall’Europa la Bce potrebbe vedersi costretta a cambiare rotta rispetto alla strategia di abbassamento dei tassi finora seguita (con risultati peraltro apprezzabili sul mercato mutui e immobiliare). Questo potrebbe rappresentare un’inversione di tendenza drastica nel settore dei finanziamenti. Significa che in un futuro non troppo lontano chi chiede un mutuo non potrà contare sulle condizioni attuali. In questa fase di transizione quindi si ipotizza un nuovo incremento di mutui a tasso fisso e di mutui surroga dal variabile al fisso.

GLI SCENARI – In generale, per il mercato immobiliare, spiega Alessandro Ghisolfi, responsabile del Centro Studi di Casa.it, se la sterlina perde terreno nei confronti di euro e dollaro, lo scenario sarebbe poco attraente per chi ha investito in questi anni e ci sarebbero occasioni per chi avrà voglia di rischiare. “L’uscita della Gran Bretagna dalla Ue avrà sicuramente un impatto, negativo o positivo a seconda dei punti di vista, sul mercato immobiliare. Da oltre 30 anni Londra è considerata il punto di riferimento per gli investimenti nel mattone, sia da parte dei top spender privati che dei principali fondi di equity (privati e pubblici) mondiali. Il valore degli investimenti immobiliari è ovviamente legato all’economia del Paese e ora, soprattutto, al tasso di cambio della Sterlina. Sarà opportuno guardare alle possibili reazioni, una volta passato lo shock dell’esito del referendum di oggi.  Tuttavia è facile intuire che se la sterlina perderà molto terreno nei confronti di dollaro euro, per chi ha investito in questi anni si presenterà uno scenario poco attraente, mentre per chi avrà voglia di rischiare, le occasioni per fare shopping immobiliare non mancheranno.

LE TEMPISTICHE – Intanto, già oggi non pochi potenziali acquirenti di case si sono fermati e hanno rinviato la loro decisione, in attesa di capire meglio cosa succederà. Il fatto è che il percorso di uscita di un Paese membro dall’Ue va negoziato. Si tratta di un processo che durerà, nella migliore delle ipotesi, almeno due anni. “Due anni di incertezza, quindi non il meglio per i mercati, durante i quali, peraltro, il Regno Unito continuerà a essere contributore netto dell’Ue”, ha aggiunto Ghisolfi.

CASE VACANZE – Sul fronte delle case vacanza, gli impatti peggiori li potremo subire sul nostro territorio nell’ipotesi che la sterlina si svaluti fortemente. “Il flusso di inglesi alla ricerca della casa da comprare in Italia si ridurrebbe notevolmente così come di chi viene in affitto. Per noi che decidiamo di passare le vacanze in Inghilterra le cose potrebbero invece migliorare dal punto di vista sia dei canoni di locazione che del costo della vita”, ha concluso Ghisolfi.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!