Cosa fare quando si hanno in tasca banconote taroccate? Risponde Bankitalia

Nel primo semestre del 2016 la Banca d’Italia ha riconosciuto false 72.942 banconote ritirate dalla circolazione nel nostro Paese.
I tagli da 50€ e da 20€ hanno continuato a risultare i più falsificati.
Lo ha reso noto la Banca d’Italia segnalando le sue “Informazioni sull’andamento delle falsificazioni delle banconote in euro”.

Con l’occasione Bankitalia ha spiegato cosa fare quando si è in possesso di banconote sospette di falsità:

Una persona che abbia dei dubbi sulla legittimità di una banconota in suo possesso non deve tentare di spenderla, perché tale comportamento costituirebbe un reato; deve invece farla esaminare da addetti agli sportelli delle banche commerciali o degli uffici postali o delle filiali della Banca d’Italia.

Costoro, se ritengono che la banconota sia falsa, hanno l’obbligo di ritirarla dalla circolazione e trasmetterla all’Amministrazione Centrale della Banca d’Italia, in Roma, dove il Centro Nazionale di analisi delle banconote sospette di falsità (NAC) la esamina per accertarne la falsità.

In caso di ritiro di una banconota sospetta di falsità, i soggetti obbligati al ritiro dalla circolazione redigono un verbale, una copia del quale viene rilasciata, a titolo di ricevuta, all’esibitore.

Se il NAC della Banca d’Italia accerta la legittimità della banconota, l’esibitore viene rimborsato, senza alcuna trattenuta. In caso contrario all’esibitore non è dovuto alcun rimborso. La Banca d’Italia comunica l’esito dell’accertamento all’ente che ha effettuato il ritiro (verbalizzante).

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