Pmi: nasce un nuovo attore per finanziarle in tutte le fasi di vita

La piccola e media imprenditoria italiana trova un nuovo interlocutore per finanziare la sua competitività. E’ questo uno degli effetti dell’accordo raggiunto oggi tra Banca Ifis e GE Capital con il quale la banca veneziana acquisirà il 99,99% di GE Capital Interbanca, il braccio finanziario di GE Capital in Italia, per un prezzo concordato di 160 milioni di euro (il perfezionamento dell’operazione è subordinato all’ok delle autorità di vigilanza).

Banca Ifis, che con l’operazione raggiunge i 1.300 dipendenti, allargherà così la sua sfera di operatività anche su operazioni di finanziamento a medio-termine.

GE Capital Interbanca porta infatti in dote una specializzazione nel leasing e nel factoring, oltre che, appunto, nel finanziamento a medio termine alle imprese. Una componente del credito finora mancante a Ifis, che potrà così allargare la sua operatività nei confronti della clientela corporate dal finanziamento del capitale circolante a una finanza completa che segua le aziende nelle sue fasi di vita. Con un’idea: quella di essere leader per le microimprese italiane, fornendo alle aziende capacità di investire.

L’amministratore delegato di Ifis, Giovanni Bossi, ha parlato di un “momento storico” per la banca e di un “atto di fiducia” nelle imprese. “Leasing e medio termine sono due prodotti che consideriamo importanti per il nostro sviluppo, ma quello di oggi non è l’obiettivo finale e il percorso di crescita va avanti”, ha aggiunto.

L’operazione non configura un cambio di rotta rispetto ai servizi storicamente offerti dalla banca, ad esempio l’attività di raccolta tramite i conti di deposito online, con la quale l’istituto ha costruito la riconoscibilità del suo brand. Per Bossi infatti “il retail online è un importante polmone di raccolta di liquidità per la banca”.

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