Ecco come potete essere fregati dalla vostra compagnia telefonica…

L’Unione nazionale Consumatori ha stilato una tabella con i reclami più frequenti denunciati ai suoi sportelli da parte dei clienti. Una sorta di panoramica sulle problematiche più comuni. Molto spesso il consumatore non riesce ad avere il controllo sul proprio traffico telefonico e il risultato può essere una bolletta pazza. Talvolta vengono attivati alcuni servizi senza che l’utente ne abbia mai fatto richiesta. Alcuni esempi:

1) La richiesta di migrazione ad altro operatore o il recesso da un contratto (fisso o mobile) non viene eseguita, o peggio, si arriva ad una doppia fatturazione;
2) L’operatore telefonico attiva servizi supplementari senza aver ricevuto alcuna richiesta da parte del consumatore;
3) Durante l’utilizzo di un’App sul proprio smartphone, inavvertitamente si clicca su un banner pubblicitario, che attiva un servizio a pagamento;
4) Durante un viaggio all’estero il roaming dati addebita costi elevati sul traffico telefonico

Alcuni piani anche nella telefonia fissa, sarebbero stati rimodulati verso l’alto. Dal 1° agosto, per esempio — calcola La Stampa — alcuni abbonamenti Tim/Telecom sono stati rincarati («Internet senza limiti» nella formula di 36,60 euro, costerà 39,90 euro, quello con tariffa di 24,90 euro passerà a 25,90 euro). Alcune tariffe a pagamento per famiglie di Wind (Noi Tutti nelle sue varie declinazioni) sono aumentate o stanno per aumentare di 1 euro.

Dal 29 agosto — riporta La Stampa — H3G ha introdotto il 4G a pagamento. La rete superveloce di ultima generazione per navigare in Internet costerà 1 euro ogni 30 giorni. Vodafone, dal 18 settembre farà pagare i servizi 414 per richiedere l’ammontare del credito residuo (si pagherà in base al proprio piano tariffario, il costo varia a seconda del contratto). Il 404, che in automatico mandava il dato sul credito residuo dell’utente, invece non esisterà più.

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