Lo scrive il Sole 24 Ore citando le parole dei vertici di Intesa e una nota dell’istituto controllato dalla banca transalpina. Le precisazioni giungono in risposta alle segnalazioni delle associazioni dei consumatori, secondo le quali i correntisti di alcune banche sarebbero già stati chiamati a contribuire “pro quota” con l’aumento delle spese sui loro conti all’onere del salvataggio delle banche risolte lo scorso 22 novembre.
Intesa ha reso noto che “non ci sarà assolutamente alcun trasferimento dei costi sui conti correnti”, mentre Cariparma ha fatto sapere di non aver “effettuato nei confronti della clientela manovre massive con causale Decreto Salvabanche