Se hai cambiato indirizzo e ti arriva una multa, puoi difenderti così…

Se si cambia indirizzo di residenza, la multa notificata al vecchio indirizzo è valida? Bisogna chiarire che se, all’atto del cambio di residenza anagrafica, si sia provveduto a fornire, al Comune, le informazioni richieste per l’aggiornamento della patente di guida e della carta di circolazione, la notifica di una multa all’indirizzo presso cui l’automobilista aveva la residenza, ma di cui aveva comunicato il cambiamento, è illegittima. Il Codice della Strada con l’articolo 247, stabilisce che le comunicazioni al PRA del cambio di residenza dichiarato dal proprietario all’anagrafe comunale, nel rispetto della procedura da seguire e con l’indicazione dei dati relativi alla patente di guida ed ai mezzi di appartenenza, vanno eseguite d’ufficio dalla Pubblica amministrazione. Spetta, quindi, agli uffici comunali provvedere alla comunicazione al Pubblico Registro.

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 24851, chiarisce che nel caso, in cui il destinatario abbia mutato residenza e la Pubblica amministrazione non abbia proceduto all’aggiornamento dei relativi archivi, provvedendo a far annotare la variazione solo negli atti dello stato civile e non anche nel Pubblico Registro automobilistico, la eventuale notifica all’indirizzo ancora risultante al PRA è nulla.

Il Codice della Strada prevede due possibilità per il cittadino per opporsi alla notifica della multa non effettuata correttamente:

  • ricorso avverso la contestazione da presentarsi entro sessanta giorni al prefetto;
  • in alternativa, entro trenta giorni al giudice di pace del luogo della commessa violazione.

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