Comprare casa ai figli: come farlo senza fare i conti con il Fisco

Come scrive InvestireOggi.it, ci sono due strade a disposizione per fare un prestito ai propri figli intenzionati a comprare casa.

I prestiti ai figli rientrano nella più vasta categoria dei prestiti tra familiari. Quale è la causale da apporre su un bonifico di donazione o prestito tra padre e figlio? Come regolarsi con l’Agenzia delle Entrate nel caso del prestito tra parenti? E ancora quale è la causale di un bonifico regalo al proprio figlio?

Tra le varie alternative, la prima consiste nel trasferire il denaro dal conto corrente del padre a quello del figlio. Una simile azione è perfettamente legale se corredata da una causale logica. Si può quindi pensare di inserire la stringa “regalo papà per acquisto casa” o ancora “regalo matrimonio“. Questo semplice trasferimento mediante bonifico eviterà l’atto notarile solitamente necessario per trasferire denaro. Bonifici tra genitori e figli sono sempre legali anche se non è escluso che l’Agenzia delle Entrate effettui un controllo. Il Fisco, in particolare, potrebbe intervenire nel caso in cui ci fossero movimenti di denaro superiori al 20% della differenza tra quanto dichiarato e quanto speso.

Se si reputa questa strada rischiosa, allora si può optare per un’altra soluzione. Per prestare denaro ai figli, lasciando traccia di quello che è avvenuto, il metodo migliore è quello di ricorrere a due atti notarili. Il primo riguarda la donazione di denaro tra padre e figlio e il secondo l’acquisto della casa. In questa situazione sarà il figlio a pagare attraverso il denaro donato dai genitori. Ricorrere ad una soluzione con due atti notarli è quasi obbligatorio nell’eventualità in cui siano presenti nella famiglia altri fratelli ai quali i genitori devono rendere comunque conto. Questa seconda strada per concedere prestiti ai propri figli, offre una garanzia di affidabilità e sicurezza maggiore.

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