Nuova Voluntary/1 – Si paga prima di presentare la dichiarazione dei redditi 2018

da www.ilfattoquotidiano.it

Un meccanismo di “autoliquidazione” dell’imposta entro il 30 settembre 2017, che consentirà allo Stato di anticipare l’incasso al 2017 e non dover attendere le dichiarazioni presentate nel 2018. E, nel caso si vogliano regolarizzare di contanti o beni conservati in una cassetta di sicurezza, la presenza di un notaio al momento dell’inventario e una doppia dichiarazione sulla provenienza dei valori per i quali viene chiesto l’accesso alla collaborazione volontaria. Dopo la marcia indietro sulla flat tax inizialmente prevista per i contanti, sono queste le principali novità previste dal decreto fiscale pubblicato in gazzetta Ufficiale la sera di lunedì 24 ottobre, per quanto riguarda la fase due della voluntary disclosure. Che permetterà di sanare le violazioni degli obblighi fiscali relativi a patrimoni detenuti all’estero o al versamento di imposte, ritenute contributi che siano state commesse fino al 30 settembre 2016. Anche questa volta chi aderisce non sarà punibile per i reati fiscali da cui sono derivati i capitali fatti emergere né per i reati di riciclaggio ea utoriciclaggio commessi per “lavare” quei soldi. Chi sfrutta l’operazione per far emergere attività finanziarie, patrimoni e contanti che derivano da altri reati rischia dai 18 mesi ai 6 anni di carcere. La relazione tecnica che accompagna il decreto non quantifica il gettito atteso dalla riapertura dei termini, nonostante il premier Matteo Renzi il 15 ottobre l’abbia stimato in 2 miliardi di euro e nel Documento programmatico di Bilancio siano riportati introiti pari a poco meno di quella cifra.

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