Nello spesometro trimestrale, insomma, andranno indicati tutti i dati relativi alle fatture emesse, ricevute e registrate (comprese le bollette doganali) nel trimestre di riferimento e i dati delle relative variazione. Nel dettaglio andranno inseriti: i dati identificativi dei soggetti coinvolti; data e numero della fattura; base imponibile; aliquota applicata; imposta e tipologia di operazione. Oltre ai dati delle fatture, si ricorda, nel nuovo spesometro vanno indicati anche i dati delle liquidazioni periodiche dell’Iva, anche se sono a credito.
Spesometro, cosa cambia dal 2017
Dal prossimo anno lo spesometro dovrà essere trasmesso ogni 3 mesi e non più una volta all’anno come prima. Entro l’ultimo giorno del secondo mese successivo al trimestre di riferimento (per il primo trimestre, quindi, entro la fine di maggio), per la precisione.