Nello specifico la spesa sarebbe di 40 euro a testa se si considerano solo i costi sostenuti finora dalle banche per il Fondo di risoluzione e il Fondo interbancario. Si arriva invece a un costo di 100 euro per correntista se ai costi di cui sopra si aggiungono gli impegni presi nel Fondo Atlante, che si è attivato a sostegno di Veneto Banca e della Banca Popolare di Vicenza.
Un rincaro che seguirebbe il trend di crescita delle tariffe dell’ultimo anno. Secondo un sondaggio del quotidiano fra dieci primarie banche italiane, infatti, il costo medio dei conti correnti è già aumentato del 7%, dopo i rincari di UBI e Intesa Sanpaolo e l’aumento atteso dal Banco Popolare, mentre i depositi continuano a salire ed hanno messo a segno un +15% negli ultimi 10 anni. Al momento l’Indicatore sintetico del costo annuo è pari a 137 euro, mentre a gennaio si attestava a 127,5 euro. Ad alzarlo sono state Intesa Sanpaolo (che è passata da 106,95 a 122,80 euro) e Ubi (da 74,10 euro a 86,10).