L’aumento delle bollette acqua e Tari 2017 sembra ormai certo.
Il rincaro complessivo sarà del +7%. Nel caso dell’acqua, l’importo sarà calcolato in base ai consumi; diverso invece il discorso sulla Tari, la tassa sui rifiuti.
L’ammontare dell’imposta comunale Tari, introdotta nel 2014 in sostituzione di TARES e TARSU è stabilita dal Comune in base a due fattori: la superficie calpestabile dell’immobile e il numero di persone che occupano l’alloggio.
L’aumento della bolletta Tari nel 2017 sarà dell’1%, ulteriore ritocco che va ad incidere sulle spese obbligate per la casa che incide in maniera pesante sui consumi delle famiglie italiane.
Nonostante i consumatori potrebbero non accettare con piacere l’aumento delle bollette 2017 e il rincaro della Tari, non sarebbe certo una novità. Sempre in base ai dati Federconsumatori, l’imposta comunale è lievitata tra il 2000 e il 2016 del +232%.
Novità anche sulla bolletta dell’acqua: per il 2017 è previsto l’incremento medio del +6%. Ad aumentare sarà il metodo tariffario del secondo ciclo, ovvero le tariffe applicate ai consumi per il periodo compreso tra il 2016 e il 2019.
Perché i cittadini dovranno pagare di più? La motivazione è l’utilizzo che ne viene fatto: a fronte di un consumo maggiore di acqua da parte dei cittadini si è ritenuto necessario provvedere con l’aumento della bolletta e, nello specifico, della tariffa, per sostenere le spese di gestione da parte dell’Autorità pubblica.