I soggetti passivi della TASI (in sostanza chi deve pagare) sono il proprietario ed il detentore dell’immobile, secondo quelle che sono le aliquote stabilite dai Comuni. Dal 2016 la TASI non è dovuta sulle prime case, ivi comprese quelle degli inquilini in affitto. Inoltre, la Legge di Stabilità 2016 ha modificato la TASI 2016 su seconde case, inquilini e immobili merce.
L’IMU, a differenza della TASI, è dovuta dai possessori di immobili titolari di un diritto reale di godimento sullo stesso (proprietari, diritto di abitazione e/o uso). Dal 2014 l’IMU non è dovuta sulla prima casa e sulle relative pertinenze.
Per procedere al calcolo TASI e IMU 2016 in scadenza al 16 dicembre 2016 occorrono tre dati fondamentali:
- la rendita catastale dell’immobile;
- le aliquote;
- il sistema di detrazioni (o agevolazioni varie) previsto.
Ecco come calcolare la base imponibile:
Rendita catastale * 5% * coefficiente immobile
Al risultato ottenuto occorre applicare le aliquote previste dal Comune di residenza; in più occorre leggere bene la delibera comunale di riferimento per verificare che non siano previste detrazioni fiscali, esenzioni o agevolazioni fiscali varie.
La seconda rata e saldo IMU e TASI 2016 può essere versata tramite modello F24 o bollettino postale.